Le Scuole di danza di Latina sono sul piede di guerra e sono pronte a manifestare e a chiedere risarcimenti al Comune per la questione teatro D'Annunzio. "La vergognosa situazione che riguarda il teatro D'Annunzio di Latina è motivo di estrema preoccupazione per noi operatrici e operatori della danza e della cultura così come per tutti i cittadini del capoluogo pontino - si legge in una nota - Assistere, nell'incertezza quotidiana, al rincorrersi di voci e notizie di stampa sull'agibilità del Teatro aperto a giorni alterni - quasi esclusivamente per manifestazioni che ‘interessano' questa amministrazione comunale e gli esponenti politici che la sostengono - è una situazione inaccettabile per la città di Latina e per tutti noi.

Le nostre scuole di Danza, ben 12 in tutto il territorio comunale, in rappresentanza di migliaia di iscritte/i e delle loro famiglie (circa 10mila persone), avevano richiesto e ottenuto di poter usufruire a pagamento, dal 2 Giugno al 15 Luglio, del Teatro D'Annunzio per mettere in scena, come ogni anno, i saggi finali delle proprie attività. Appuntamenti di alto spessore artistico, che nella comunità cittadina rappresentano oramai una vera tradizione, oltre che un momento di altissima visibilità per le nostre ballerine e i nostri ballerini che in quei giorni hanno anche l'opportunità di esibirsi sul palcoscenico davanti ai rappresentati delle migliori accademie del paese.

Tutto ciò per non parlare poi del numeroso pubblico richiamato (circa 35mila persone) e dell'indotto economico sviluppato da questi spettacoli con l'ingaggio di costumisti, scenografi, tecnici di scena, delle luci e del suono con cui le nostre scuole scuole si sono anche impegnate contrattualmente, acquistando inoltre materiali di scena per svariate miglia di euro.  Una vera e propria boccata d'ossigeno per gli operatori della cultura della nostra città, sempre più in crisi, oltre che per le casse comunali che con questi spettacoli potrebbero incamerare quasi 45mila euro a fronte dell'utilizzo di una struttura in cui non funzionano nemmeno l'aria condizionata e i motori di scena. Far saltare per incompetenza o sottovalutazione del ‘problema-teatro' questi spettacoli sarebbe una tripla beffa: per i ragazzi e le loro famiglie, oltre che per noi operatori del settore, ma anche e sopratutto per le casse comunali. Siamo infatti intenzionati ad andare fino in questa vicenda, dando mandato ai nostri legali di chiedere al Comune il risarcimento danni in sede civile, mentre già da oggi annunciamo per mercoledì 16 Maggio una manifestazione spontanea sotto il Palazzo Comunale e sotto la Prefetura. È ora che Latina apra gli occhi su un'amministrazione che opera esclusivamente per i propri interessi nel campo della cultura e ignora chi ogni giorno si spende per la crescita della città solo perché non allineato all'ortodossia di Lbc e dell'estrema sinistra che rappresenta".