Le aree monumentali del territorio pometino tra degrado e cumuli di rifiuti. Questa è stata la scena che si è presentata agli occhi dei partecipanti alle passeggiate organizzate tutte le primavere dall'Associazione Culturale Tyrrhenum che nei giorni scorsi hanno fatto visita alle torri che caratterizzano il comprensorio, come Torre Maggiore, Tor Cerqueto e Torre Fausta, che ancora sono una testimonianza della bellezza e della storia della suggestiva campagna romana.
Oltre alla visita guidata, l'escursione è stata anche l'occasione, per l'associazione, di mostrare ai partecipanti la situazione di totale abbandono in cui versano i monumenti e le zone limitrofe: strade male o per niente segnalate, manutenzione del manto stradale praticamente inesistente (o ci sono delle vie sterrate oppure quelle presenti sembrano delle lingue d'asfalto versato per dare l'idea di una strada), assenza di vie di fuga (in una zona in cui si trovano diversi impianti a rischio di incidente rilevante) e, purtroppo, soprattutto sotto Torre Fausta, cumuli di rifiuti con dei resti ancora fumanti. «Nonostante le segnalazioni arrivate dagli abitanti, l'immondizia si trova ancora lì - hanno spiegato i rappresentanti dell'associazione al termine della passeggiata esplorativa -. Insomma, tutti indizi di una totale mancanza di interesse a far vivere queste zone. Abbiamo percorso delle strade anonime, forse volutamente anonime per evitare che le persone possano frequentarle. Fortunatamente, la vegetazione, i panorami, le torri e i vecchi casali sono ancora lì a farci ricordare la magia del posto e come potrebbe essere valorizzata l'area promuovendo attività umane compatibili con l'ambiente circostante. Fortunatamente ci ha pensato il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ad apporre il vincolo paesaggistico "Ambito delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna Romana", nonostante i continui ricorsi di Cogea e di altri privati anche al Consiglio di Stato, dando ancora una speranza a questa meravigliosa eredità che abbiamo il dovere di proteggere e tutelare. In questa iniziativa - hanno concluso - ci siamo limitati ad esplorare la zona che rientra nel comune di Pomezia. Nelle prossime passeggiate, continueremo a far conoscere anche le altre bellezze extra comunali».