L'episodio più importante ha riguardato l'ex sindaco di Ardea, Luca di Fiori, che però risiede ad Aprilia ed è lì che ignoti hanno dato fuoco alla sua auto. Ma di amministratori vittime di minacce e atti feroci ce ne sono almeno una decina in tutta la provincia, tanti ne ha contati l'associazione Avviso Pubblico che venerdì presenterà il dossier completo su tutti gli amministratori di enti minacciati nell'ultimo anno. Si sa già che c'è stato un aumento del 50% e che nel Lazio la situazione è resa ancor più complessa da fortissimi interessi sull'edilizia, le attività balneari, oltre che dalla presenza radicata della criminalità organizzata che, a sua volta, ha interessi sul cemento e l'economia turistica. Secondo il rapporto di Avviso Pubblico «nel 2018 nel Lazio sono stati censiti più di 35 casi, ritenuti gravi e attendibili: dodici in più rispetto ai 24 del 2017». E anche il 2019 è cominciato male, infatti sono almeno 4 le intimidazioni censite nei primi tre mesi dell'anno. Ma per restare allo scorso anno nel Lazio 20 episodi sono avvenuti in provincia di Roma e almeno 10 in quella di Latina.
Nel 2017 erano stati rispettivamente 17 e 3. In un solo anno i casi nella provincia di Latina sono più che triplicati e Roma è entrata nella classifica delle prime cinque province a maggior rischio di infiltrazione mafiosa.