In Italia ci sono in circolazione 32 milioni di tonnellate di amianto (questa è la stima Cnr-Inail, mentre per l'Ona arriva a 40 milioni di tonnellate, ndr) e l'unico modo per interrompere la catena di vittime è eliminare l'esposizione. Per questa ragione il Comune di Latina dovrebbe rispettare gli impegni presi e istituire anche nel capoluogo lo sportello amianto. A dirlo è Ezio Bonanni, presidente nazionale dell'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto, che farà parte della neonata «Commissione ministeriale di lavoro per la riforma normativa» in materia di amianto istituita dal Ministro all'Ambiente Costa. Bonanni critica l'amministrazione Coletta e in una lettera aperta si appella nuovamente alrispetto dei provvedimenti contro il rischio amianto e al pieno accesso a tutti i diritti che le leggi conferiscono.

"Ho aspettato, con ansia – scrive Bonanni - che il sindaco applicasse il Suo programma. Ho seguito con attenzione tutte le Sue iniziative e la Sua attività politico-amministrativa, che non hanno avuto al centro proprio l'ambiente e la salute dei Cittadini, faro della nostra Carta Costituzionale, e fine, alto e nobile, dell'Osservatorio Nazionale Amianto". Bonanni si rivolge direttamente a Coletta: "Già nel maggio del 2017, Lei, nell'incontro istituzionale con ONA, assunse l'impegno di costituire lo ‘Sportello Amianto' della Città di Latina, a fronte della disponibilità, a titolo gratuito, di questa Associazione, e di tutti i suoi volontari, ivi compresi i nostri medici e tutti gli altri componenti del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell'Osservatorio". "Una iniziativa essenziale, non onerosa per l'Amministrazione, che sarebbe stata di massima utilità per i Cittadini di Latina, vittime potenziali della pluridecennale esposizione a polveri, fibre di amianto e altri cancerogeni, che si è determinata per via delle attività industriali dei numerosi stabilimenti situati nel territorio, nonché nelle stesse strutture di utilizzo pubblico, come uffici, nosocomi, istituti scolastici, impianti sportivi". Il legale spiega che "l'effettiva apertura dello ‘Sportello Amianto' avrebbe permesso ai Cittadini di avere un solido ed utile punto di riferimento, non soltanto per il disbrigo delle pratiche burocratiche di prepensionamento amianto, l'indennizzo INAIL e il risarcimento dei danni, ma di dare avvio ad una straordinaria azione, ad una giusta fase di riscatto, che avrebbe dovuto portare alla sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori esposti appunto all'amianto e alla messa in sicurezza dei siti contaminati, presenti nella Città e hinterland di Latina". L'avvocato chiede a Coletta di avere la possibilità di condividere un progetto ed un programma utili alla salvaguardia della salute di tutti i Cittadini "rispetto al rischio amianto e al pieno accesso a tutti i diritti che le leggi conferiscono" e ribadisce, anche a nome dell'associazione "la sua totale e gratuita disponibilità a favore della Città, nel primario interesse della sua comunità".