Sono stati ufficialmente rimossi ieri, dalla polizia locale di Latina, i sigilli al cantiere di via Ombrone, a seguito della sentenza del Tribunale di Latina che ha assolto il legale rappresentante della Corisma srl. Nessun reato penale, dunque, ma resta attivo lo stop amministrativo per il proseguo dei lavori, visto che l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Latina è ancora in vigore. Cervelloni è stato assolto lo scorso 13 maggio perché il fatto non costituisce reato, ma per conoscere le motivazioni della decisione del giudice ci vorranno novanta giorni. I fatti contestati risalgono al mese di settembre 2016 quando la polizia locale aveva apposto i sigilli all'edificio in costruzione su un'area per la quale erano previste cubature nel piano particolareggiato che poi è stato annullato dal commissario Barbato, poiché ritenuto irregolare, in quanto la variante era passata in giunta ma non in consiglio comunale. Il caso riguardava un tema oggetto di moltissime battaglie legali, ossia l'annullamento dei piani particolareggiati e in questo caso del quartiere R/3. Tutta la vicenda è nata proprio in merito allo strumento urbanistico, tramite il quale era stato rilasciato il permesso a costruire. Il fatto, naturalmente, era molto complesso: la Corisma, società titolare del permesso, aveva ottenuto il via libera dal Comune di Latina nel settembre del 2015. Poi, il 28 giugno del 2016 è stata rilasciata la Scia, ossia la Segnalazione certificata inizio attività. I piani erano stati annullati il 24 maggio del 2016, ma la società aveva continuato a lavorare sulla scorta di una norma di salvaguardia. La rimozione dei sigilli ha messo la parola fine sulla questione, ma solo dal punto di vista penale.