La sentenza del Consiglio di Stato ha i suoi effetti anche sulla posizione di ABC. C'è un passaggio esplicito nel bilancio ordinario 2018 e nella relazione sulla gestione dell'azienda speciale che rimanda alle consequenzialità degli atti e ai rischi che potrebbe correre la società, a seguito degli ambiti di applicazione dell'ultima rovinosa sentenza dei giudici. Un rebus sui cui stanno lavorando sia i legali del Comune che della società, ma che emerge anche nei documenti ufficiali della società alla voce «fatti di rilievo». Questi documenti, con tutte le voci di bilancio e i numeri che li sostengono, saranno analizzati martedì in commissione bilancio e certi passaggi non mancheranno di suscitare l'attenzione dei consiglieri che dovranno votare in consiglio comunale per consentire l'approvazione del piano industriale e del bilancio consuntivo. Abc afferma che il vizio procedurale riscontrato dal Consiglio di Stato, che ha annullato il ritiro della gara indetta con atti del 2015 e del 2016, «avrebbe determinato, sul piano processuale, l'annullamento in via derivata di tutti gli atti successivi adottati dall'Ente, ivi inclusi quelli relativi all'affidamento del servizio in favore di Abc. È dunque evidente che tale sentenza riverberi i propri effetti anche sulla posizione di Abc». Più avanti la società fa propri però i distinguo già espressi in consiglio comunale, quello che il Consiglio di Stato non si è pronunciato nel merito rispetto ai vizi sollevati dalla De Vizia in ordine alla legittimità della costituzione di ABC, ovvero dell'affidamento del servizio disposto dal Comune di Latina e che sarà l'amministrazione a dare esecuzione alla sentenza emendando il procedimento adottato del vizio accertato dal Consiglio di Stato, ovvero consentendo a De Vizia di partecipare adeguatamente al procedimento di annullamento della precedente procedura di gara. E' quello che l'ente sta facendo ma il fulcro di tutto è come sarà applicata: si tratta di atti consequenziali che vanno rifatti e non puoi annullare solo la gara perché tutti gli atti che sono venuti dopo sono nulli. Un punto che hanno sostenuto anche i consiglieri di opposizione, ma il Comune che si è sempre affrettato a dire il contrario.