La legalità girerà in autobus, e partirà dal capolinea di Terracina, che da ieri ha una navetta per il trasporto pubblico e gratuito dei braccianti agricoli sul posto di lavoro. Così Regione, Comuni, datori di lavoro e sindacati hanno dichiarato guerra al caporalato, con un protocollo di cui si è parlato ampiamente e che ieri ha visto la prima corsa, simbolica, della navetta che coprirà la tratta Terracina, Sabaudia, Pontinia e Latina.

Gli assessori regionali Claudio Di Berardino (Lavoro e nuovi diritti), Mauro Alessandri (Mobilità), la segreteria dell'assessore Enrica Onorati (Agricoltura), gli amministratori delle città coinvolte e i sindacati alle 17.30 sono saliti per il primo viaggio. Direzione Borgo Hermada, dove vive una nutrita comunità di lavoratori agricoli, rappresentata ieri dal presidente della comunità indiana del Lazio Gurmuck Singh. «Servirà collaborazione di tutti» ha esordito l'assessore Di Berardino, uno dei registi di questo progetto sperimentale. «Datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni sono qui a presentare un caso orse unico in Italia. L'intervento sui trasporti per colpire il primo punto di contatto tra il lavoratore e il caporale». La Regione punta insomma a offrire il trasporto a tutti coloro che hanno un contratto regolare. Questo il requisito indispensabile per usare gratuitamente la navetta. Si sottrae così linfa a un sistema che invece si nutre del nero e del ricatto, sfruttando i più deboli.

Per l'assessore alla Mobilità Alessandri si tratta di un «punto di soddisfazione» poter aggredire l'illegalità del bracciantato attraverso i trasporti. Tesi condivisa da tutti gli amministratori locali, che si sono appellati alla collaborazione di tutti per far funzionare questo esperimento che tra cinque mesi dovrebbe dare i primi risultati. Di «azione chirurgica» per estirpare il caporalato ha parlato il sindaco di Latina Damiano Coletta, mentre Carlo Medici, sindaco di Pontinia, ha espresso ottimismo ma anche invitato a non abbassare la guardia. Con orgoglio l'assessore ai Trasporti di Terracina Emanuela Zappone ha parlato di Terracina Comune capofila e in prima fila per «mettere in campo ogni azione contro lo sfruttamento dei più deboli». Dello stesso tenore l'intervento dell'assessore di Sabaudia Annalisa Palmisani, altro Comune che ospita molte aziende agricole.

Un ruolo importante dovranno averlo le organizzazioni sindacali. Roberto Cecere di Cisl ha definito un «bel segnale» quello lanciato dalle istituzioni. «Così si dice a chi lavora che conviene affidarsi alle istituzioni». Peraltro, è proprio di ieri il voto unanime in commissione Lavoro della Regione alla proposta di legge di contrasto e per l'emersione del lavoro non regolare in agricoltura,. Un passaggio salutato con soddisfazione dal presidente di commissione Eleonora Mattia (Pd), che ha parlato di una «battaglia di civiltà». Con un emendamento si è anche finanziata la legge: 500 mila euro per il 2019, un milione di euro l'anno per il 2020 e il 2021.