Strade come fiumi, fiumi sopra il livello di guardia e tombini scoppiati. Non c'è da lamentarsi troppo di fronte alla violenza e all'intensità delle piogge di questi giorni. Ritornate questa mattina su tutta la provincia, di nuovo messa in ginocchio. A Terracina enormi disagi, per via delle strade allagate che hanno riversato acqua anche in numerose attività commerciali e nelle abitazioni. Finite sott'acqua le principali vie: da via Badino a viale Circe, da via Leonardo Da Vinci all'Appia. E questo anche per l'esplosione di molti tombini, che non hanno retto alla quantità d'acqua improvvisamente incanalata nel sottosuolo. Il colore del canale Linea dice tutto: il mare grosso impedisce il deflusso del fiume, l'acqua viene respinta dalla foce a ritroso e si creano correnti. Questo ha una ricaduta anche lungo i fossi e i canali. Problemi anche nella zona del Calcatore, che se è vero che sconta un problema decennale sul fronte del deflusso delle acque, con le piogge straordinarie di questi giorni raddoppia il suo problema. Così come in via Napoli, in zona Stazione, dove i parcheggi sono allagati e anche la strada principale dove staziona il capolinea del Cotral, vede le auto affondare con metà delle ruote sotto l'acqua. E ancora, la zona della Valle, a San Silviano, vede i fossi al livello di guardia. 

Consapevole dell'eccezionalità dell'evento meteorologico, e al lavoro senza sosta, il Consorzio di bonifica, che ieri con una nota ha fatto il punto: "Sarà una settimana di intenso lavoro che sta impegnando e impegnerà tutto il personale dei Consorzi di Bonifica Agro e Sud Pontino - si legge - causa gli effetti delle forti precipitazioni che si sono abbattute nelle ultime ore su Latina e che proseguiranno, stando al più aggiornato bollettino della Protezione Civile, anche nei prossimi giorni. Sono stati mobilitati tutti gli uomini e mezzi, con attenzione costante all'evolversi delle avversità meteo. Le squadre presidiano il territorio giorno e notte, senza sosta, e sono già intervenute sui fronti dove si sono registrate le criticità maggiori. Lo stato di allerta sarà mantenuto almeno fino alla fine della settimana. In forte sofferenza, soprattutto a causa dell'innalzamento del livello del mare, che non riceve i deflussi del reticolo idrografico, sono i bacini Calambra, Caronte, Caposelce, Tabio, Veteca, Pantani da Basso, Valmontorio e Capoportiere. La situazione è leggermente migliore nei restanti bacini idrografici del comprensorio consortile. L'impianto idrovoro di Mazzocchio (uno dei più importanti di tutta Europa) funziona a pieno regime, con cinque gruppi su cinque attivi senza soluzione di continuità. Sotto controllo il Canale Elena, in piena. Più che opportuna, in occasione di simili eventi, una presa d'atto collettiva, ovvero che lo stravolgimento climatico è reale. Non siamo più di fronte a eventi sporadici che, nel linguaggio giornalistico e corrente, sono definiti bombe d'acqua. Si tratta di fenomeni strutturali che richiedono inevitabilmente un diverso approccio in termini di prevenzione, uso del territorio e sistemi di difesa. Una revisione culturale e operativa che i Consorzi di Bonifica Agro e Sud Pontino hanno posto in essere per offrire agli utenti, alla comunità e al territorio servizi più moderni, più efficienti e, per quanto possibile, risolutivi".