L'urbanistica resta il nervo scoperto della città e nonostante gli annunci e le promesse di Lbc è una ferita che non trova cure e che via via si arricchisce di scelte azzardate e ripensamenti come l'ultima vicenda dell'ordinanza di demolizione mancata sullo stabile di via Roccagorga, poi firmata, dopo le polemiche, poco prima di Natale. Ne parliamo con la presidente della commissione urbanistica Celina Mattei.

Mattei, l'urbanistica continua ad essere nell'occhio del ciclone. Perché sono passati tre anni e non si è dato corso prima all'ordinanza di demolizione su via Roccagorga?
Io non sono mai stata chiamata a incontri su questa problematica che era del tutto gestionale, questo va subito detto, non competeva a noi fare questo tipo di verifiche. Posso dire però che ho sempre detto nelle sedi di confronto interne che bisognava risolvere urbanisticamente la problematica dei piani annullati e costituire l'ufficio di piano perché risolvesse a monte il problema dei Ppe. Se fosse stato fatto a suo tempo forse non saremmo arrivati neanche alle ordinanze di demolizione.

Il consigliere regionale Enrico Forte ha chiesto a voi e a Coletta di spiegare le ragioni della non adeguata vigilanza politico-amministrativa sul fatto che non sia stato dato seguito all'istruttoria di via Roccagorga, come per via Ombrone.
Sicuramente per lo stabile di via Roccagorga ha inciso nelle valutazioni gestionali il fatto che fosse già abitata. Più che degli eventi legati alle ordinanze di demolizione sarebbe importante parlare delle cause che li hanno generati. Circa tre anni fa, con l'assessore Buttarelli, avevamo iniziato un processo che avrebbe portato all'attivazione dell'Ufficio di Piano nella convinzione assoluta che solo attraverso tale strumento avremmo potuto affrontare la pianificazione urbanistica necessaria alla città ed alla revisione dei piani. Ufficiosamente fu coinvolta l'università nelle persone del professor Colarossi e del professor Cappuccitti. Ci furono almeno una decina di incontri e si iniziò a mettere "a punto" il lavoro che l'Ufficio di Piano, istituito il 10 Agosto 2017, avrebbe dovuto svolgere. Furono organizzati incontri nell'ottica di un percorso di "Urbanistica Partecipata". Si iniziò a ragionare sul metodo e sulla sostanza.

Ma a questa sostanza non si è mai arrivati... Perché?
Perché a seguito delle note vicende di cui fu protagonista l'assessore Buttarelli, il processo appena iniziato subì una drammatica battuta di arresto. Ma sono note a tutti, sia ai miei colleghi di maggioranza che di minoranza, quante pressioni io abbia fatto in questi anni affinché questo percorso per arrivare all'attivazione dell'Ufficio di Piano non venisse interrotto. Ma il problema sembrava sempre essere di tipo gestionale con dirigenti di urbanistica che oberati di lavoro erano impossibilitati a redigere il bando per la selezione del personale. Ricordo che arrivai addirittura a paragonare il Comune ad un Ospedale e l'Ufficio di Piano ad una sala operatoria: senza la sala operatoria un ospedale non può funzionare, è bloccato.

E, per usare il suo paragone, ora questa sala operatoria è pronta?
Adesso finalmente sono stati selezionati tre tecnici urbanisti che a breve inizieranno a lavorare, ma è certo che tale strumento andrà implementato con altre figure tecniche importanti già previste quali un esperto di diritto amministrativo con specializzazione in urbanistica, un geologo, un sociologo ed altri. Oramai in Italia moltissimi comuni si sono già dotati o si stanno dotando di un Ufficio di Piano, che, ad esempio, il Piano Urbanistico Generale del 2017 in Emilia-Romagna prescrive a tutti i comuni della Regione entro il 2020. Ecco, questi nostri ritardi hanno generato le situazioni che oggi sono al centro della cronaca.

Quali sono le altre questioni urgenti che gestisce il settore?
Sicuramente i condoni e un altro grave errore che riconosco alla nostra Amministrazione è il non aver potenziato sufficientemente ed in tempi brevi l'Ufficio Condono, vera "Cassa del Comune". Anche per questo mi sono battuta ma senza arrivare a nessun risultato. Sono invece contenta per alcuni risultati conseguiti come ad esempio il P.U.A. che sta per essere consegnato dal progettista Cristoforo Pacella e che presto presenteremo in Commissione. Altro importante risultato è stato l'Urban Center che è nato esattamente un anno fa e che sta già lavorando, uno strumento importantissimo al servizio della città nell'ottica di una "Politica partecipata" a 360 gradi.

L'opposizione vi ha incalzato spesso sulla legge per la rigenerazione urbana, ancora non applicata.
Le delibere di adeguamento agli art. 2-3-4 della Legge sulla rigenerazione urbana le porteremo a breve nella mia commissione, sono state costruite e concordate con la Regione Lazio e con l'Ufficio appositamente istituito perché tale Legge è di difficile interpretazione tanto che alcuni Comuni che avevano già deliberato in tal senso hanno dovuto fare un passo indietro ed annullare gli atti. Sono convinta che questa amministrazione abbia fatto e farà molto per Latina nonostante imperdonabili errori e lentezze nel settore dell'urbanistica.