I Lepini sono tradizioni, architetture, monumenti, storia, abitanti, ma anche le tante biodiversità che li caratterizzano. E proprio di biodiversità si parlerà il prossimo 25 gennaio all'ex Infermeria di Fossanova, nel quinto convegno dedicato al tema dalla Compagnia dei Lepini.

È infatti tutto pronto a Priverno per la quinta edizione della conferenza annuale sulla Biodiversità nei Monti Lepini, organizzata dalla Compagnia dei Lepini e dal Comune di Priverno con il patrocinio della Regione Lazio e con la collaborazione dell'Università di Roma "Sapienza" e delle case editrici "Belvedere" e "Discoverplaces.travel". Dalle 10 del mattino tanti esperti del settore si confronteranno sui risultati ottenuti durante un anno di studi sul territorio. Ad aprire la lunga giornata saranno il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti, il sindaco di Priverno Anna Maria Bilancia, l'assessore privernate all'Ambiente Antonio Ines, il presidente della Provincia Carlo Medici e l'assessore regionale ad Ambiente e Politiche della valorizzazione della natura Enrica Onorati. Una parte della mattinata sarà poi dedicata ai cinque monumenti naturali regionali presenti nel territorio dei Lepini, con l'introduzione affidata a Diego Mantero, dirigente della direzione Capitale naturale Regione Lazio, e a Stefano Sarrocco, naturalista dello stesso settore della Pisana. Prima del brunch si terrà una tavola rotonda sul possibile sviluppo sostenibile per i monti Lepini. Nel pomeriggio, infine, lo spazio sarà tutto appannaggio delle relazioni. Si inizierà con "Presenza umana e impronte nei Monti Lepini e nel Lazio meridionale", per poi concentrarsi su "L'evoluzione tettonica dei Monti Volsci dal mesozoico ad oggi", "Biodiversità delle grotte dei Monti Lepini: preservazione e conservazione", "Le api e l'apicoltura montana: un connubio indispensabile per la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi nei Monti Lepini", "La diversità entomologica dei Monti Lepini", "Zone umide pedemontane, un patrimonio da proteggere", "La teriofauna di interesse conservazionistico dei Monti Lepini", "L'Arvicola "nera" dei Lepini: peculiarità e ipotesi di ricerca", per concludere con "Studio dei mammiferi dei Monti Lepini tramite fototrappolaggio".

A parlare dell'iniziativa, che segue quelle svolte negli scorsi anni a Maenza, Segni, Roccagorga e Cori, è stato il presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti, che ha spiegato: «Anche in questa edizione, nel segno della continuità, la giornata si dividerà in momenti che alterneranno a un'autorevole divulgazione scientifica i tavoli di discussione aperti, nel segno della tutela e dello sviluppo del territorio dei Monti Lepini e all'interno di una prospettiva condivisa dalle comunità che lo abitano».