La Flavia ‘82 avanza una richiesta di pignoramento sul conto del Comune di Aprilia per chiedere il pagamento di 3,5 milioni di euro, un indennizzo stabilito della sentenza di primo grado del Tribunale di Latina. Un atto che rischia di mandare in crisi nera le finanze dell'amministrazione comunale, già gravate da diversi debiti e da enormi difficoltà a incassare i crediti.
In questi giorni alla tesoreria comunale (un istituto di credito) è stato notificato il pignoramento avanzato dalla società, in forza alla sentenza 533 del 2018 della prima sezione civile che ha condannato il Comune di Aprilia a versare 3 milioni 240 mila euro alla Flavia ‘82, somme alle quali bisogna aggiungere 300 mila euro di interessi e 39 mila euro di spese legali. La vicenda è relativa alla risoluzione della convenzione urbanistica stipulata nel 1990 tra l'ente di piazza Roma e la società per realizzare, sui terreni ceduti dal Comune nel quartiere Toscanini, gli alloggi di edilizia economica e popolare. Più nello specifico gli immobili che si trovano tra via Parigi, via Inghilterra e piazza della Comunità Europea, che in queste decenni sono stati al centro di un lunghissimo contenzioso. Con la sentenza 662 del 2005 infatti l'amministrazione ottenne la risoluzione della convenzione per la violazione del'articolo 17 (mancata realizzazione delle opere di compensazione), nel maggio 2010 però il gruppo edilizio chiese all'ente un maxi indennizzo per il rimborso dei diritti di costruzione; una richiesta che la giunta civica negò lamentando anche la violazione degli articoli 8, 9, 10 e 11. Ma con la sentenza del 23 febbraio 2018 il giudice Concetta Serino ha dato ragione alla Flavia, spiegando che la convenzione è stata risolta in ragione della mancata realizzazione delle opere compensative ma che la violazione di quell'articolo non esclude il pagamento dei diritti di costruzione alla società. Perciò la Flavia ‘82 si è attivata per recuperare quelle somme, malgrado il ricorso davanti alla Corte d'Appello già promosso dalla giunta Terra. La sentenza di primo grado infatti è esecutiva, per questo negli ultimi giorni la società ha inviato la richiesta di pignoramento della somma sui conti correnti del Comune, ed a breve dovrebbe tenersi l'udienza. Una mossa attesa dalla maggioranza, che tuttavia rischia di mettere in serio pericolo le finanze dell'ente di piazza Roma. «Abbiamo già fatto appello e continueremo a impugnare i provvedimenti, perché pensiamo di non dover pagare quella cifra. Nei prossimi giorni - afferma il sindaco Antonio Terra - ci confronteremo con lo studio legale che segue la vicenda, per concordare la strategia da attuare. Di certo non ci arrenderemo perché in passato su casi simili abbiamo visto come la richiesta risarcitoria sia stata rivista al ribasso, per esempio per l'esproprio sul parco dei via Mille che la Cassazione ha liquidato in 250 mila euro dopo un'iniziale pretesa ultra milionaria».