Pensioni di aprile in anticipo, a partire dal 26 marzo. E' quanto sta pensando di organizzare il Governo in collaborazione con poste italiane, in modo da evitare assembramenti negli uffici nel giorno solitamente deputato al pagamento, ossia il 1 aprile prossimo. Ma l'iniziativa riguarderà soltanto chi possiede un bancomat. Lo ha annunciato il viceministro al Ministero dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni. «Noi stiamo lavorando per fare in modo che i pensionati possano andare a prendere solo con il bancomat, in anticipo, le pensioni alle Poste per evitare resse il primo aprile. Nel decreto sono state messe in campo tutte le misure necessarie e stiamo lavorando per tutelare le nostre aziende strategiche».

Una soluzione, quella che sta studiando il Governo, che serve a limitare l'afflusso di persone presso gli uffici postali ma anche presso le banche del territorio, in vista del pagamento delle pensioni il prossimo mese. Un problema di non poco conto se pensiamo che ieri alle Poste centrali di Latina ci sono stati numerosi problemi proprio di afflusso. Per l'intera mattinata, infatti, la fila di persone in attesa arrivava in piazza del Popolo. Ma a un certo punto, alle 13,30, l'ufficio ha chiuso e in tanti sono rimasti fuori, impossibilitati a usufruire del servizio. Una delle persone in coda, la signora Anna, racconta: «Sono dovuta recarmi all'ufficio postale Latina Centro per ritirare una raccomandata e eravamo in fila almeno 70 persone, la fila arrivava a Piazza del Popolo naturalmente tutti a dovute distanze l'uno dall'altro. Alle 13.35 lo sportello, l'unico funzionante ha chiuso e siamo rimasti fuori tutti». Molti sportelli erano chiusi, in città, per mancanza dei dispositivi di sicurezza, ossia mascherine e guanti, che non arrivati, spiega il rappresentante sindacale dei dipendenti. La lunga coda di ieri a Latina alle poste centrali rappresenta esattamente l'immagine da evitare in questa fase, specialmente nel capoluogo pontino dove i casi di positività sono molti più che altrove.