Destagionalizzare, promuovere le villeggiature di prossimità, ripensare gli spazi urbani e del relax assicurando distanze, sicurezza, pulizia, ma garantendo libertà. E poi, sospendere o ridurre tasse e imposte, per aiutare le aperture delle attività.
Le amministrazioni comunali sono alla prese con gli scenari possibili di una stagione turistica ancora non partita e già pesantemente compromessa. Se è vero che saranno lacrime e sangue per tutti, lo è altrettanto che non partire affatto sarebbe la fine. E allora, pur restando nel mondo delle ipotesi, se non proprio delle "visioni", le amministrazioni comunali aprono il confronto. In attesa di avere un piano di allentamento delle restrizioni anti Covid-19 dal governo centrale, Comuni come Terracina, Fondi, Sperlonga, cominciano a farsi sentire.

Nella città del Tempio di Giove, ieri l'assessore al Turismo Barbara Cerilli ha annunciato la ripresa del confronto (a distanza) col Tavolo del turismo: «Per quanto sia difficilissimo immaginare quali scenari ci aspettano» spiega, «ritengo che l'unico modo per mettere in campo azioni praticabili sia quello di ragionare insieme». Cerilli, che annuncia già nei prossimi giorni l'avvio di una pianificazione strategia, per Terracina prevede interventi di due tipi, dice: preventivo, con «con agevolazioni e riduzioni di tasse e imposte comunali» e programmatico, «con una strategia di promozione turistica del territorio partendo da una realtà completamente nuova e sconosciuta». Si guarda al turismo di prossimità, a quello legato alla mobilità sostenibile, e a un turismo che possa andare oltre il calendario tradizionale dei tre mesi (anche due e mezzo) balneari.

Non è diverso il discorso che fa il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, preoccupato per i settori più labili, il commercio e il turismo, strettamente collegati. Anche Maschietto infatti guarda a «una stagione che possa prolungarsi magari a settembre, a ottobre» e in cui «vengano in vacanza cittadini Italiani. Noi, proprio in virtù e a causa della particolare esperienza che abbiamo vissuto e in parte stiamo vivendo, siamo allenati alle misure di sicurezza e al controllo». Il Comune di Fondi ha scritto alla Regione per «chiedere di togliere le indennità di canone per i balneari e anche, se possibile, agli operatori dei campeggi, abbiamo ridotto la Cosap del 25% e spostato a luglio il pagamento del rateo, così come abbiamo eliminato l'imposta di soggiorno per i mesi di aprile, maggio e giugno. Ma ci deve venire in contro il governo centrale, anche prorogando la stagione a settembre e ottobre».

Segnali di ripartenza «non appena sarà possibile» sono arivati anche dal Comune di Sperlonga, con un video ideato dal consorzio Sperlonga Turismo al quale hanno partecipato molti operatori del settore. «Le voci di chi» spiega Leone La Rocca, presidente del Consorzio, «in questo momento, nonostante il momento particolare che stiamo vivendo, lavora comunque alacremente per essere pronto, quando sarà possibile, a tornare ad accogliere i turisti». Con loro, anche il regista Saverio Vallone, figlio dell'attore Raf Vallone, in rappresentanza dei tanti che attendono di tornare a villeggiare nel borgo.
Per ora, si fanno solo ipotesi, naturalmente. E ci sono più dubbi che certezze. L'unica cosa inevitabile, è pensare a una stagione turistica. Sarebbe impossibile non farlo. Nella più ampia cornice in cui ognuno, ancora per un po' di tempo, sta ripensando la propria quotidianità.