L'indagine
22.12.2025 - 20:48
Non è un commercialista e quindi il suo coinvolgimento si è limitato alle consulenze fiscali per beni già intestati fittiziamente. Per questo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Maria Gaspari, dopol’interrogatorio di garanzia di oggi, ha revocato la misura del divieto a esercitare la professione per 12 mesi a carico di Roberto Carocci, coinvolto nell’inchiesta terracinese “Porta Napoletana” e accusato di trasferimento fraudolento di valori. Il 53enne, difeso dall’avvocato del Foro di Latina, Gianni Lauretti, è accusato di aver assicurato all’agente immobiliare Michele Minale la correttezza delle procedure fiscali e tributarie funzionali alla sua copertura. Il gip, però, ha accolto l’istanza di revoca avanzata dall’avvocato Lauretti perché Carocci ha dichiarato di non essere un commercialista ma di aver conseguito solo il diploma. L’indagato ha spiegato di essere titolare di una ditta individuale che si occupa di elaborare i dati contabili e di conoscere da molti anni Minale e la sua famiglia. Carocci si sarebbe occupato esclusivamente di compilare la dichiarazione dei redditi e degli F24.
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