«I posti in organico di diritto attribuiti alla provincia di Latina per il prossimo anno scolastico non sono sufficienti rispetto alle reali esigenze territoriali e non bastano a coprire il fabbisogno delle nostre scuole». Lo denuncia la Gilda Insegnanti del capoluogo pontino sottolineando una situazione critica soprattutto per il sostegno, dove «a fronte di un aumento del numero degli alunni diversamente abili, passati da 2.793 dello scorso anno a 3161 rilevati al mese di aprile 2020, alla provincia di Latina è stato attribuito un solo posto di sostegno degli 86 totali aggiuntivi assegnati alla Regione Lazio» spiega la coordinatrice del sindacato, Patrizia Giovannini.

La Gilda, come si legge nella nota ufficiale diramata dal sindacato, ha già evidenziato la necessità di adottare misure nuove in vista della situazione di emergenza cui le scuole dovranno far fronte a settembre chiedendo norme urgenti e straordinarie per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19: «Tuttavia gli organici - afferma Giovannini - vengono ancora assegnati con norme pregresse, che non tengono conto delle necessità odierne di distanziamento sociale laddove il Dpr 81/09 ammette classi fino a un massimo di 30 alunni».

«Ai tavoli regionali dell'Usr, riuniti in questi giorni - continua la sindacalista - è stato rappresentata la situazione della provincia di Latina mettendo a confronto il dato numerico degli alunni disabili in organico di diritto dello scorso anno rispetto a quello registrato al 21 aprile 2020, anche in rapporto alle altre province del Lazio. Purtroppo non si è voluto seguire un criterio oggettivo di ripartizione dei posti, basato su dati e bisogni reali. Sicuramente l'attribuzione in organico di diritto non è adeguata per tutta la regione anche sui posti comuni, riteniamo però - rimarca Giovannini - che la sola provincia di Latina sia stata decisamente penalizzata rispetto alle altre del Lazio e non ne capiamo i motivi, come non comprendiamo perché non ci sia stato adeguato sostegno alla richiesta di revisione del criterio di assegnazione. Ci auguriamo che tale iniquo trattamento non si ripercuota lesivamente sugli alunni e i docenti della provincia e che il nuovo direttore generale dell'Usr, appena insediato, rispetti l'assegnazione piena e totale di tutti i posti necessari in deroga, alla luce anche della presenza di alunni con gravi disabilità».