Il caso
30.01.2025 - 18:34
Il Comune di Cori, o meglio il dirigente che all’epoca era responsabile dell’Ufficio Urbanistica, non ha la competenza per certificare l’abuso su un immobile tutelato dalla Sovrintendenza, pertanto non ha nemmeno potere di ordinare la demolizione delle opere abusive e il ripristino dei luoghi.
Con poche semplici parole, il collegio del Tar Lazio di Latina, ha accolto il ricorso dell’Asbuc di Giulianello (avvocati Cerulli Irelli, Pulcini e Tommaso Conti) con cui si chiedeva, appunto, l’annullamento dell’ordinanza con cui si ordinava il ripristino dell’immobile ex Stallone a Giulianello, oggetto negli anni di interventi di consolidamento che per molti, dirigente compreso e Nipaaf dei Forestali, avevano portato ad abusi edilizi, come - quello più evidente - la sopraelevazione del tetto.
<Sapevamo di essere nel giusto - commenta su Facebook il presidente dell'Asbuc di Giulianello Luca Del Ferraro - e questa sentenza ce lo conferma. La strada è ancora lunga ma la faremo insieme e da oggi saremo ancora più forti. Adesso finalmente si riparte con i processi partecipati della comunità per definire le progettualità dello Stallone. E tra i nostri impegni c’è quello di trovare il modo di coinvolgere le fasce più giovani. Questo è un giorno da ricordare e celebrare. Viva Giulianello, viva i Giulianesi>. Anche l'ex sindaco Conti ha voluto sottolineare come questa battaglia si sarebbe potuta evitare se <il dirigente a cui era anche stata fatta pervenire una diffida, si fosse astenuto dal firmare l'ordinanza. Ora chi paga le spese e i danni?>.
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