Alle 15 del 29 ottobre l'Inps convoca per «verifiche sulla posizione» un gruppo di bagnini che la scorsa estate ha lavorato, su interposizione, per l'azienda speciale del Comune sulle spiagge della città. Comincia così la prima istruttoria scomoda su quello che è accaduto nel trattamento economico e previdenziale del personale assunto tramite agenzie interinali, ma che ha garantito il servizio di assistenza su tutto il litorale che era sotto la gestione dell'ente strumentale del Comune. Le testimonianze rese a verbale dai bagnini lasciano l'amaro in bocca e restituiscono una brutta fotografia dell'assetto della gestione delle spiagge pubbliche. Una ventina di bagnini sono stati invitati a restituire parte dello stipendio, in contanti, alla società che li aveva assunti per poi somministrarli all'azienda del Comune. Le chat e i messaggi in tal senso sono stati consegnati agli ispettori dell'Inps di Latina e compongono la parte più incredibile dei verbali.
Tutto ha inizio a giugno di quest'anno, quando il Comune di Terracina fa marcia indietro sulla gestione degli arenili pubblici, che stavano per essere affidati con gara pubblica, e la riporta sotto l'egida dell'Azienda speciale, che si occupa anche di altri servizi in città. Però l'Azienda non aveva né mezzi né personale per agire e il tempo era pochissimo. Così, sforna una raffica di contratti di fornitura di materiale e una delle ditte che garantiscono parte delle attrezzature (ombrelloni, sdraio, arredo per i bar e dispositivi anti covid) si offre di procurare anche il personale, i bagnini nello specifico. È una ditta individuale che viene costituita il 7 luglio 2021 ma già il primo luglio aveva chiamato i bagnini disponibili sul territorio e ne aveva assunti un buon numero con contratto che ha come intestazione la ditta che doveva ancora essere registrata alla Camera di Commercio. Nessuno si accorge di questa svista. Il 12 luglio però viene presentato un esposto da alcuni ragazzi somministrati e dalla UilTucs. L'iniziativa, stranamente, viene subito conosciuta dal titolare della ditta individuale che da quel momento, per il tramite di un membro della segreteria, inizia ad inviare messaggi con le istruzioni circa le dichiarazioni da rendere agli ispettori: «Devi dire che lavoravi 5 ore giornaliere, eri assunto per 5 ore... se ti chiedono dici che avevi il giorno libero e che logicamente variava... È venuto l'Ispettorato del lavoro e siccome siete meno assunti rispetto al numero di postazioni che dobbiamo coprire, abbiamo detto che spesso fate i doppi turni per riuscire a coprire le postazioni, quindi ci sono diversi straordinari in busta paga. La paga però stabilita è di 750 euro come sapevi, la busta paga quindi noi la lasciamo così in modo che poi potrete avere anche una disoccupazione più alta, però chiedo la gentilezza di portarci indietro contanti la differenza una volta che avete ricevuto i soldi». Per ricapitolare: una ditta individuale privata assume i bagnini per le spiagge pubbliche del Comune di Terracina, fa figurare 5 ore al giorno ma ne fanno molte di più; quando scatta l'ispezione un collaboratore della società di somministrazione si preoccupa di dare istruzioni su come ingannare gli ispettori e siccome ha dovuto fare buste paga «normali» chiede indietro la differenza, da consegnare in contanti così da non lasciare traccia. Quanto di tutto questo era noto in città? E a chi? La società municipalizzata e il Comune potrebbero essere stati ingannati e a questo punto è possibile che entrino anch'essi nella procedura di accertamento avviata dall'Inps. La ditta individuale è probabile che non abbia edotto la società pubblica sul fatto che il numero dei bagnini era inferiore alla quota necessaria e che per assicurare il servizio venivano attuati doppi turni giornalieri. L'istruttoria dell'Inps è appena iniziata e non si sa se in via parallela ci sarà un'ulteriore verifica dell'Agenzia Entrate o della Guardia di Finanza in relazione all'evasione sulle differenze retributive e sulla beffa delle retribuzioni che hanno fatto fede per la Naspi, cioè l'assegno di disoccupazione per gli stagionali che viene parametrato sul reddito delle retribuzioni ultime stampato in busta paga. La Naspi viene erogata dall'Inps che quindi ha subito un doppio danno da quello che va emergendo e su cui, al momento, non ci sono ulteriori approfondimenti sulle eventuali responsabilità penali.
Cronaca
Bagnini costretti a restituire lo stipendio: scoppia il caso
Terracina - La denuncia: invitati a mentire agli ispettori sull’orario di lavoro e la retribuzione, dovevamo riportare la differenza