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Il caso

Caccia al cinghiale, l'inchiesta si allarga: c'è un altro indagato

L'operazione del Nipaaf dei Carabinieri Forestali sull'Azienda Faunistica Venatoria “Frà Diavolo”: sotto la lente anche la condotta di un capocaccia

Caccia al cinghiale, l'inchiesta si allarga: c'è un altro indagato

Si allarga l'indagine avviata dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Latina, sull'attività dell'Azienda Faunistica Venatoria "Frà Diavolo" di Itri, per valutare una serie di irregolarità registrate nella scorsa stagione di caccia al cinghiale. Sotto la lente d'ingrandimento dei militari del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, è finito anche un capocaccia, all'esito probabilmente dei primi accertamenti che avevano portato all'acquisizione di alcuni documenti in occasione di alcune perquisizioni effettuate proprio nel paese dei Monti Aurunci.

L'inchiesta coordinata dalla Procura di Cassino era nata all'inizio dell'estate per chiarire la scomparsa di alcuni documenti inerenti proprio alle battute di caccia al cinghiale, gestite nell'ambito dell'Azienda Faunistica Venatoria di Itri. In una prima fase dell'indagine il lavoro degli investigatori si era concentrato sul ruolo e soprattutto sulle responsabilità del presidente: le prime perquisizioni avevano interessato infatti la sede dell'azienda e altri locali riconducibili al massimo esponente. I Carabinieri Forestali cercavano atti inerenti ai permessi concessi per le battute di caccia al cinghiale nella stagione venatoria 2022/2023 che secondo i sospetti degli inquirenti sarebbero stati occultati arbitrariamente. Da qui l'ipotesi di reato di occultamento e soppressione atti pubblici.

Quindi nell'ambito dei riscontri iniziali sarebbe emerso il ruolo del capocaccia, un imprenditore della zona, che potrebbe avere avuto un ruolo nell'illecita sottrazione dei documenti. Anche quest'ultimo quindi è finito nel registro degli indagati della Procura di Cassino. I militari naturalmente continuano a indagare anche per capire quali aspetti siano stati omessi al controllo degli enti pubblici con la sottrazione dei documenti spariti.

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