Il fatto
25.10.2023 - 11:00
Turbativa d'asta, questa l'accusa nei confronti di due uomini arrestati a Formia, accusati di aver tentato di estorcere ad una malcapitata la somma di 15mila euro. Il denaro sarebbe servito a non far partecipare all'asta per l'immobile dove abitava la vittima che ha però denunciato il fatto ai finanzieri.
Dagli approfondimenti svolti dalla Guardia di Finanza è stato rilevato che i due presunti intermediari, venuti a conoscenza del procedimento esecutivo gravante sull'abitazione della donna, hanno più volte contattato la signora, sia telefonicamente sia di persona recandosi presso l'abitazione, per convincerla ad accettare la loro proposta per non rilanciare sul prezzo base.
In stretto raccordo con l'autorità giudiziaria di Cassino, competente per territorio, non appena ricostruite le circostanze ed esperiti ulteriori approfondimenti nonché accertamenti dinamici sul territorio, le Fiamme Gialle intercettavano nei pressi di Maranola, l'autovettura con a bordo uno dei due negoziatori che all'atto del controllo veniva trovato in possesso del denaro contante appena ricevuto dalla denunciante, quale prezzo delle richieste atte ad evitare la partecipazione all'asta in questione.
L'operazione avveniva in concomitanza con l'asta giudiziaria online, dove nel frattempo era collegato il soggetto complice, pronto a rilanciare sul prezzo, nel caso in cui l'accordo non fosse andato a buon fine.
I Finanzieri procedevano quindi all'arresto in flagranza per l'ipotesi di reato di cui all'art.353 c.p. "turbata libertà degli incanti" del soggetto, fermato con circa 5.000 € in contanti, per il quale la Procura della Repubblica di Cassino stabiliva la sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari, Il complice è stato contestualmente deferito all'autorità giudiziaria per l'opera di concorso e supporto prestata all'arrestato.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione