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Il fatto

Operazione Albachiara, sequestro dei beni 18 denunciati

I Finanzieri del Gruppo di Formia hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili nel Sud Pontino

Operazione Albachiara, sequestro dei beni 18 denunciati

Cinque ditte individuali risultate fittizie che attestavano false fatturazioni, 14 ditte operanti realmente nel settore settore edile, della ristorazione, del commercio al dettaglio e dei servizi, che hanno inserito nelle dichiarazioni fiscali tali documenti falsi per abbattere le imposte da versare al Fisco, il tutto anche grazie al contributo del consulente fiscale e 18 persone coinvolte e denunciate per oltre un milione e mezzo di beni sequestrati in via cautelativa. Ecco l'esito dell'operazione Albachiara della Guardia di Finanza di Formia portata a termine questa mattina. 

Dalle risultanze dell'attività investigativa è emerso infatti  il preponderante ruolo rivestito da un commercialista formiano, nel momento in cui si ha avuto evidenza di come la quasi totalità delle imprese coinvolte nell'utilizzo delle fatture false, come pure alcune di quelle che le hanno emesse, abbiano avuto legami a vario titolo con la predetta figura professionale, deputata sia alla tenuta delle scritture contabili che alla presentazione delle varie dichiarazioni.

È proprio partendo dall'analisi degli elementi di anomalia emergenti dai soggetti clienti di tale professionista, e dai successivi riscontri di polizia economico-finanziaria, che le Fiamme gialle hanno riscostruito l'articolato meccanismo di frode, basato sull'indicazione nelle dichiarazioni tributarie di elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture riferibili ad operazioni oggettivamente inesistenti, attestanti la grossolana e generica descrizione di prestazioni di servizi di marketing e consulenza ovvero di servizi di pubblicità mai realizzati e, soprattutto, "giustificati", per la maggior parte, con ingenti pagamenti in contanti a cifre "tonde".

Secondo l'ipotesi investigativa dei Finanzieri, la frode fiscale si articolerebbe su 5 ditte individuali, deputate all'emissione delle fatture false, talune aventi sedi fittizie in varie località italiane, ma tutte riconducibili a soggetti privi di organizzazione e capacità imprenditoriali, e 14 imprese realmente operanti nel settore edile, della ristorazione, del commercio al dettaglio e dei servizi, che hanno inserito nelle dichiarazioni fiscali tali documenti falsi per abbattere le imposte da versare al Fisco, il tutto anche grazie al contributo del consulente fiscale. Non a caso, le ditte individuali intestate a soggetti prestanomi sono divenute inattive dopo aver "assolto" il compito illecito.

Le indagini, compiute non solo con l'esame dei dati contabili e fiscali, ma anche con mirate e capillari indagini finanziarie, hanno consentito la ricostruzione di un'imposta a titolo di IVA, ritenuta fraudolentemente sottratta al Fisco, per circa mezzo milione di Euro ed il deferimento all'Autorità Giudiziaria di 18 persone fisiche, tra titolari e rappresentanti legali delle società coinvolte, compreso il consulente fiscale, per i reati di cui agli artt. 2, 8 e 10 del D.Lgs. n. 74/2000, ovvero: "dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed occultamento e distruzione di scritture contabili".

L'operazione, che mira al recupero effettivo alle casse dello Stato delle somme illecitamente non dichiarate e corrisposte all'Erario, è stata coordinata dalla Procura di Cassino che, a fronte delle indagini espletate dei Finanzieri, ha emesso un'ordinanza di misura cautelare reale, ai sensi dell'art. 12-bis del D.Lgs. n. 74/2000, nei confronti delle principali società coinvolte e dei relativi rappresentanti legali, cui i Finanzieri stanno attualmente dando esecuzione.

L'attività in questione conferma la grande attenzione delle Fiamme Gialle pontine al contrasto delle più perniciose forme evasive, contribuendo a preservare la leale concorrenza tra le imprese e a promuovere prospettive di crescita sane del mercato del lavoro e della produzione, a tutela delle libertà economiche di tutti i cittadini e delle imprese onesti.

Il presente comunicato viene diramato previo nulla osta dell'Autorità Giudiziaria e con l'avvertenza che i provvedimenti giudiziari sono stati emessi nell'ambito della fase delle indagini preliminari e che, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza.

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