L'inchiesta
30.01.2024 - 11:00
C'è anche un uomo residente a Sezze tra le sei persone sottoposte ad una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di una banda che rubava i risparmi a ignari correntisti grazie a quattro dipendenti infedeli di Poste Italiane. Oltre all'uomo residente a Sezze, a piede libero è stato indagato anche un uomo residente a Latina.
Gli investigatori hanno ipotizzato che gli arrestati riscuotevano le polizze assicurative del ramo vita sottraendo i risparmi accumulati dai correntisti. L'inchiesta è stata condotta dagli agenti della Polizia Postale di Roma, coordinati dal dirigente Alessandra Belardini. Dagli accertamenti è emerso che l'organizzazione operava tra Lazio e Campania e l'obiettivo era quello di aggredire le polizze assicurative ottenendo la riscossione e beffando i titolari.
Sono state in tutto sei le misure restrittive, tra cui tre in flagranza di reato. Alcuni arresti sono avvenuti durante le operazioni di illecita riscossione delle polizze. Infine sono state 48 le perquisizioni eseguite nel corso delle indagini e 39 gli indagati.
L'operazione denominata Insider è stata portata a termine dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale del Lazio e coordinata dai pm Ciro Capasso e Claudio Onorati della Procura di Napoli con il coordinamento di Vincenzo Piscitelli. Il via dopo le denunce presentate da alcuni ignari titolari di polizze che hanno trovato delle anomalie nei risparmi.
Il totale delle polizze riscosse ammonta a oltre un milione e mezzo di euro mentre la collaborazione dell'Ufficio prevenzioni frodi di Poste Italiane ha consentito di sventare diversi tentativi di riscossione per un importo di oltre tre milioni e mezzo di euro che in base a quanto ipotizzato, l'organizzazione stava pianificando.
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