Il punto
04.06.2024 - 14:10
Parola alle difese di alcuni imputati ieri nel processo che si sta svolgendo in Corte d’Appello di Roma dell’inchiesta Status Quo. In aula hanno parlato gli avvocati Massimo Frisetti e Marco Nardecchia che hanno cercato di scardinare l’impianto accusatorio relativo alle posizioni degli assistiti Mohammed Jandoubi e Guerrino Di Silvio. Il processo è stato rinviato al prossimo primo luglio quando discuteranno gli avvocati Giancarlo Vitelli e Camillo Irace che difendono gli altri imputati e a seguire è prevista la camera di consiglio e la sentenza. Nel corso della precedente udienza che si era svolta il 23 aprile il Procuratore generale aveva chiesto la conferma delle condanne.
I reati sono spaccio di droga e viene contestata l’aggravante del metodo mafioso nei confronti di Angelo Travali, ritenuto il mandante della gambizzazione del tabaccaio in via dei Mille nell’agosto del 2014. Per gli altri imputati il reato contestato è quello di detenzione ai fini di spaccio. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della sentenza emessa in primo grado dal gup di Roma Angela Gerardi il 25 marzo del 2023: quattro anni per Gianluca Campoli, tre anni e quattro mesi per Jandoubi Mohammed e un anno e otto mesi per Guerrino Di Silvio che dovevano rispondere della detenzione ai fini di spaccio di droga. Era stata chiesta la conferma di cinque anni e due mesi per Angelo Travali.
Nel corso della precedente udienza erano intervenute le parti civili, il Comune di Latina e l’Associazione Caponnetto. L’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo aveva portato alla scoperta di una rete di spaccio di droga nella zona dei Palazzoni e gli inquirenti avevano ricostruito - sulla scorta delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia - l’agguato al tabaccaio di via dei Mille.
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