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Il fatto

Trasporto locale, tutto fermo: Ugl proclama un nuovo sciopero

Il sindacato indice la protesta di 24 ore il 14 Giugno: «Nulla fa presagire che l’azienda riconosca l’ erogazione dei buoni pasto non elargiti»

Autisti assenti, per il gestore Csc si tratta di un problema di sicurezza

Non c'è pace per il trasporto pubblico locale e la vertenza che era stata aperta con la Csc mobilità nonostante le rassicurazioni recenti fornite dal Comune, non hanno sortito effetti. A darne notizia è la segretaria Ugl Autoferrotranvieri che, dopo una prima azione di sciopero di 4 ore del 12 Aprile scorso, in cui c'era stata un altissima adesione degli autisti, e dopo una ulteriore Astensione dal lavoro, stavolta di 24 ore, per il giorno 17 Maggio 2024 nel pieno rispetto delle norme vigenti in merito e delle fasce di garanzia, ha proclamato una nuova azione di sciopero il 14 Giugno, sempre di 24 ore. I lavoratori che aderiranno si asterranno dal servizio da inizio turno alle 06,30, dalle 09.30 alle 13,30 e dalle 16,30 a fine servizio.


“Questa continuazione della vertenza - spiega il segretario provinciale Giuliano Errico - è necessaria poiché nonostante accordi, non sottoscritti da noi, a seguito dei quali tutte le problematiche dovevano essere superate, i problemi rimangono e l’ iter burocratico sembra fermo, anzi, fermissimo”. L'azienda si era impegnata a seguito di un incontro tra Comune, società e un altro sindacato, a corrispondere subito l’erogazione dei buoni pasto del mese corrente e a predisporre azioni amministrative con tempi certi per rimodulare il servizio dopo le criticità segnalate dagli autisti sul fronte delle percorrenze e dei turni.

«Nulla fa presagire che l’ Azienda riconosca l’ erogazione dei buoni pasto non elargiti da Gennaio a Marzo 2024 e non è dato sapere, ad oggi, se l’ accordo sul versamento degli stessi venga mantenuto già dal prossimo mese – spiega ancora il segretario - nulla fa presagire a un miglioramento della rete necessario e doveroso se veramente si vuole dare un servizio pubblico importante come il trasporto efficiente e garantito alla Cittadinanza di Latina, e nulla purtroppo fa presagire che ci sia la reale volontà di sistemare tutte le questioni aziendali elencate nella vertenza che sta portando a queste azioni di sciopero. Nulla è cambiato e nulla tutto è rimasto fermo, tutto questo mentre oggi si dovrebbe avere già un idea, almeno del servizio estivo, e del futuro prossimo a riguardo della gara per l’assegnazione del servizio in scadenza nel 2025.

Infine crediamo che il metodo di navigare a vista che stiamo vivendo dal 2018 non sia una scelta lungimirante, un modus operandi che i lavoratori di settore con la Cittadinanza stanno pagando ad un prezzo troppo salato». «Dal canto nostro continueremo a farci sentire – conclude il segretario - non con dei semplici no ma con proposte costruttive e migliorative come siamo abituati a fare e abbiamo fatto nella speranza di salvare un servizio oramai malato, perché non vorremmo che queste incertezze facciano affondare un servizio essenziale come il trasporto pubblico locale della città di Latina».

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