Il fatto
27.08.2024 - 08:30
Una mattina estiva come tante poteva trasformarsi in un dramma. Di certo stava per costare caro a K.S., un 43enne bracciante agricolo di nazionalità indiana, residente a Terracina, che è stato aggredito e accoltellato a una coscia per una rapina. Un episodio che si è registrato intorno alle 5.30 del 7 agosto scorso mentre l’uomo, in sella alla sua bicicletta, stava recandosi al lavoro nei campi percorrendo l’Appia per raggiungere la zona de La Fiora.
All’incrocio tra Strada Matera e via Degli Albucci un’auto gli ha tagliato la strada costringendolo a fermarsi: a bordo cinque persone. Quattro sono scesi per cercare di sottrargli la bicicletta con la forza. Lui ha tentato di resistere al furto ma prima è stato colpito con violenza a un polso con una mazza da baseball e subito dopo accoltellato alla coscia sinistra. La banda di aggressori non è riuscita a rubare la bicicletta, forse per l’arrivo di qualche altra auto, ma ha strappato comunque dalle mani della vittima uno zaino, dove il bracciante teneva una forbice da lavoro, una camicia, un cappello, un bicchiere e una bustina contenente 85 euro.
Soltanto in seguito il 43enne ha trovato il coraggio di sporgere denuncia contro ignoti rivolgendosi al personale del Commissariato di via Petrarca guidato dal vice questore dottor Marco De Bartolis. Alla polizia, con l’aiuto di un connazionale che ha fatto da interprete per una migliore conoscenza della nostra lingua, K.S. ha raccontato l’incubo vissuto e che gli è costato, per le lesioni riportate, 25 giorni di prognosi dopo il trasporto all’ospedale Fiorini da parte degli operatori del 118 giunti sul posto in seguito a una segnalazione.
L’uomo, agli agenti, ha raccontato le concitate fasi della violenza subita aggiungendo di ricordare solo che gli aggressori erano su una macchina grande di colore grigio, che parlavano bene l’italiano e che gli sono sembrati di origine maghrebina. La polizia, che è riuscita recuperare lo zaino risultato privo soltanto del denaro, è adesso a caccia del gruppo di aggressori.
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