Il caso
29.11.2024 - 12:30
E’ fissato per il 13 dicembre davanti al giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli, il processo (con il rito abbreviato), nei confronti delle tre persone accusate di estorsione e truffa. Erano i componenti di una banda che ha raggirato alcuni anziani con la tecnica della truffa dello specchietto. Le indagini erano state condotte dai Carabinieri della stazione di Sermoneta e avevano portato ai presunti responsabili sottoposti ad una misura restrittiva.
Gli episodi sono avvenuti tra il 2020 e il 2022 in provincia di Latina. Hanno scelto il rito abbreviato: Mario e Giuliano Bevilacqua rispettivamente di 40 e 30 anni, e Giuliano Abruzzese di 29 anni, sono originari della Campania e domiciliati a Nettuno. Gli imputati sono assistiti dall’avvocato Amleto Coronella. Uno tra gli episodi più significativi risale al 2020 quando dopo aver simulato due incidenti in via Congiunte sinistre - nella zona di Borgo Carso - e aver rivendicato presunti danni, una delle tre persone ha minacciato una vittima.
In quel caso il bottino era stato di 500 euro. Sempre secondo la ricostruzione dei Carabinieri, è emerso che uno degli imputati ha detto alla vittima che l’incidente aveva provocato altri danni e la conseguenza era stata una: il rogo dell’auto. In quel caso la parte offesa è stata costretta a pagare prima 1700 euro e a seguire quasi 5000 euro. Gli uomini dell’Arma avevano accertato questo episodio in un parcheggio a Latina a poca distanza da piazza Moro.
E’ emerso in un’altra circostanza, nel settembre del 2021, che i presunti responsabili sono andati in casa di un anziano e volevano il pagamento delle spese per una causa. Anche questa richiesta - secondo l’accusa - faceva parte di uno schema collaudato. «Lo costringevano a corrispondere la somma di 19mila euro in contanti», aveva messo in rilievo il gip che aveva emesso il provvedimento restrittivo.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione