27.04.2025 - 10:30
Si erano mobilitati anche loro. Gruppi di ragazzine e giovanotti nomadi si sono rovesciati nella Capitale dai campi di Castel Romano e di Aprilia. Ed è proprio su di loro che parti delle forze dell’ordine si sono concentrate in questi giorni di straordinaria affluenza a Roma di pellegrini. Alcuni di loro, con numerosi e specifici precedenti alle spalle, sono stati individuati e controllati in azione nell’area di piazza Risorgimento, nei pressi della fermata metro Ottaviano.
Non hanno alcuno scrupolo di farsi vedere nei luoghi in cui in passato sono stati fermati e a volte anche arrestati in flagranza. Tanto poche ore dopo sono di nuovo in strada a tentare di depredare anziani e stranieri, creando un grave danno non solo alle vittime, ma anche all’immagine di una città e di un Paese.
Dal giorno della notizia della scomparsa del Santo Padre infatti, Polizia, Carabinieri e le altre forze dell’ordine dalla Finanza alla Stradale e alla Polfer, hanno intensificato la propria presenza nei punti caldi delle stazioni metro e hub dei mezzi pubblici. Come si sospettava in questi giorni oltre ai pellegrini si sono rovesciati a Roma gruppi di ladri non solo di stanza in Italia, ma anche provenienti dall’estero, in particolare dai Paesi dell’Est e della penisola iberica.
Tornando ai nomadi di Aprilia e Castel Romano, nelle scorse ore otto di loro, già particolarmente noti alle forze di Polizia, sono finiti in manette perché sorpresi in flagranza di reato, altri quattro invece sono stati denunciati a piede libero.
Altra particolare attenzione è stata riservata anche ai “questuanti”, che chiedono elemosina, e ai ladri specializzati nei raid in alberghi e case vacanze. Nelle prossime ore da Roma sono attesi bilanci di queste attività.
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