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L'opposizione: "Stadio Bartolani, la maggioranza scappa dal confronto"

Gestione del campo, i capigruppo di minoranza attaccano l'amministrazione comunale

L'opposizione: "Stadio Bartolani, la maggioranza scappa dal confronto"

A Cisterna continua lo scontro tra maggioranza e opposizione rispetto alla gestione dello stadio Bartolani, una polemica che si è infiammata nei giorni scorsi dopo le dure parole del Cisterna Calcio nei confronti dell'Amiministrazione comunale dopo la recente promozione ottenuta. 

Ad attaccare sono ora i capigruppo di minoranza Pierluigi Di Cori, Vittorio Sambucci, Antonello Merolla, Marco Squicquaro e Maria Renè Carturan.   "Vogliamo ringraziare i capigruppo di Contarino, Cicchitti, Paliani, Sarracino e Maggiacomo perché, con la loro nota, hanno confermato a tutti quanto da noi già più volte detto, ovvero che il Presidente del Consiglio comunale Quirino Mancini sia totale strumento e ostaggio della su maggioranza. Infatti - affermano i consiglieri di opposizione - pur di non rispondere delle sue azioni, a nostro giudizio irrispettose del suo ruolo, si fa difendere politicamente o forse, peggio ancora, commissariare. Una difesa che, manco a dirlo, parla di mistificazione attraverso una lunga serie di bugie che ormai sono una triste e misera consuetudine dei comunicati stampa provenienti dal comune. Ma si sa che il vizio della bugia è contagioso. Quando parlano di stadio chiuso forse si confondono, farebbero bene a farsi chiarire le idee magari da qualche familiare o loro stretto congiunto che in effetti governava Cisterna quando tenevano lo stadio chiuso. Noi lo stadio lo abbiamo riaperto, già dal 2019 per disputare qualche partita amichevole e riaccendere pubblicamente l’interesse sulla struttura rimasta per anni abbandonata. Poi nel 2020 abbiamo affidato i lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico, il rifacimento degli spogliatoi l’adeguamento tecnico della tribuna. Un importante intervento di ripristino e adeguamento in vista della richiesta e ottenimento dell’agibilità. Il tutto attraverso una pianificazione iniziata sin dal 2018 e che ci ha consentito, dal 2019, di reperire le risorse necessarie ai lavori di completamento.  I capigruppo di maggioranza, se sono così sicuri dei comunicati che firmano, dovrebbero essere i primi a volere un confronto. Invece scappano anche loro e campano giustificazione infondate per coprire le azioni del Presidente Mancini. Sulla cui condotta attendiamo riscontro formale del Segretario Generale. Certo è che leggere questo comunicato ci fa dubitare ancora di più dell’autonomia e terzietà del presidente stesso e sui mandanti della scelta di non convocare la capigruppo, legittimamente richiesta dall’opposizione".

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