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Il fatto

Coltellate per il conto, rigettata la richiesta di scarcerazione

Un 32enne di Roma accusato del tentato omicidio del titolare di Capitan Vasco

Coltellate per il conto, rigettata la richiesta di scarcerazione

Rigettata la richiesta di una misura meno afflittiva presentata nei giorni scorsi dalla difesa di Mirko Moretti, 32 anni di Roma che aveva accoltellato il proprietario del ristorante Capitan Vasco al Lido di Latina. I fatti erano avvenuti il primo maggio del 2024 e lo scorso febbraio il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mara Mattioli aveva condannato l’imputato alla pena di otto anni e due mesi, una pena superiore rispetto agli otto anni chiesti dal pm Simona Gentile nel corso della sua requisitoria.  Aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, un giudizio previsto dal codice che prevede la riduzione di un terzo della pena.

Il giudice ha rigettato la richiesta per una serie di motivi:  non ci sono nuovi elementi - secondo la prospettazione del magistrato - che possano attenuare la misura cautelare per la gravità del fatto e anche per l’allarmante personalità dell’imputato.   In base a quanto ricostruito dagli agenti della Questura di Latina che si erano occupati delle indagini, il movente della feroce aggressione da parte del 32enne che era a pranzo nel locale,  è riconducibile ad una differenza di 70 euro per alcuni fuori menù. 

Il proprietario del locale, colpito dai fendenti, era stato trasportato in condizioni gravi in ospedale al Santa Maria Goretti di Latina, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e si era salvato per miracolo. La parte offesa si era costituita nel corso del processo come parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Giovanni Luparo, mentre l'imputato Mirko Moretti è assistito dall’ avvocato Andrea Zaccaria che nel corso della sua arringa aveva  chiesto la derubricazione del reato in lesioni.

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