Il fatto
31.08.2025 - 17:00
Paura in mare aperto nella tarda mattinata di oggi, quando un catamarano con a bordo due uomini si è ribaltato all’altezza dello stabilimento dell’Aeronautica a Latina. Erano da poco passate le 13.30 quando, complice il mare agitato e il forte vento, l’imbarcazione si è capovolta lasciando i due occupanti in seria difficoltà tra le onde.
Le condizioni meteo-marine avverse hanno reso subito evidente la gravità della situazione: i due diportisti, trovandosi in pericolo, non riuscivano a raddrizzare il catamarano né a raggiungere la riva in autonomia.
La macchina dei soccorsi si è attivata con prontezza. Tre assistenti bagnanti delle postazioni di sorveglianza balneare si sono lanciati in acqua, supportati da una postazione mobile di assistenza e da una moto d’acqua della Società Escara, che per conto del Comune di Latina gestisce il servizio di salvataggio e sorveglianza balneare lungo il litorale.
L’operazione di soccorso non è stata semplice. Le onde spinte dal vento ostacolavano i movimenti e hanno reso particolarmente rischioso l’avvicinamento all’imbarcazione ribaltata. Con tenacia e sangue freddo, i bagnini sono però riusciti a raggiungere i malcapitati, trarli in sicurezza dalle acque e riportarli a riva.
Un intervento tempestivo che ha evitato il peggio, coordinato da terra da un testimone d’eccezione: il comandante della Capitaneria di Porto del distaccamento di Latina, capo Samuel Sasso, che si trovava sul posto libero dal servizio. La sua presenza ha garantito una regia discreta ma efficace delle operazioni, contribuendo a indirizzare le fasi del recupero.
Alla fine i due occupanti del catamarano sono stati messi in salvo senza gravi conseguenze, se non un forte spavento e la consapevolezza dei rischi che il mare, in condizioni proibitive, può comportare.
Il salvataggio, condotto in sinergia tra bagnini, personale Escara e Capitaneria, si è chiuso con un applauso spontaneo da parte dei presenti in spiaggia che hanno assistito alla scena. Un episodio che conferma l’importanza della sorveglianza attiva e del servizio di salvataggio, soprattutto nei giorni in cui le condizioni marine rendono insidiosa anche un’attività apparentemente sicura come una uscita in catamarano.
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