I rilievi della Polizia
16.10.2025 - 12:30
Martedì mattina gli investigatori della Polizia sono tornati nell’appartamento di via Muzio Scevola per un nuovo sopralluogo molto accurato sulla scena dell’omicidio di Antonietta Rocco, la donna di 63 anni con disabilità trovata senza vita la mattina del 19 settembre nella sua camera da letto con un profondo taglio al collo. Nell’ambito dell’inchiesta che l’indomani aveva portato all’arresto della sua ex badante, Sabrina Dal Col di 52 anni, i poliziotti della scientifica hanno effettuato nuovi accertamenti con una tecnologia avanzata, con l’obiettivo di definire in maniera dettagliata il quadro indiziario.
Gli accertamenti tecnici autorizzati dal pubblico ministero Martina Taglione sono stati effettuati l’altra mattina da una sezione specializzata della polizia scientifica di Roma appunto con strumentazioni avanzate per sfruttare una tecnica diffusa, in campo forense, per ricostruire la dinamica di un crimine analizzando le macchie di sangue e la loro collocazione. Questo in attesa di conoscere i raffronti tra i campioni di tracce ematiche e biologiche in generale, che saranno utili a confermare o meno la presenza della principale indiziata nell’appartamento della vittima.
Gli investigato stanno lavorando per capire se all’interno dell’abitazione della vittima sia rimasto materiale genetico di Sabrina Dal Col, ma questo potrebbe non essere sufficiente, per provare la sua colpevolezza, perché l’ex badante aveva frequentato quella casa quando aveva lavorato per Antonietta Rocco. Per questo i poliziotti avevano effettuato un accurato sopralluogo anche nell’abitazione della principale indiziata, vicina di casa della sorella della vittima, a poca distanza dal luogo del delitto. Gli investigatori avevano sequestrato alcuni abiti e persino la lavatrice, alla ricerca di tracce di sangue della vittima, nell’ipotesi che l’ex badante avesse lavato gli indumenti.
A fare la scoperta del cadavere, quella mattina, era stata l’altra badante, quella che Sabrina Dal Col aveva sostituito per un certo periodo. Secondo una prima ricostruzione del medico legale, che deve ancora depositare la perizia, l’omicidio doveva risalire alla sera prima o al pomeriggio. Il movente resta un mistero, ma sembra legato all’astio tra la famiglia della vittima e l’ex badante per le sue prestazioni lavorative insoddisfacenti, specie per il modo in cui trattava la vittima.
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