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Il fatto

In aeroporto sequestrati un Rolex e un lingotto d'oro al narcotrafficante Del Vecchio

Tra gli effetti personali un orologio da 90.000 euro. Trasferito presso il carcere di Sulmona, la procura chiede l'alta sicurezza

Vendeva Rolex tarocchi su internet, denunciato un 24enne

Ieri all’interno dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino è andato in scena l’ultimo atto della cattura di Massimiliano Del Vecchio, fondano di 42 anni, rintracciato e arrestato la scorsa estate in Spagna dopo una latitanza durata oltre un anno e mezzo. Una volta portate a termine le formalità di legge per l’estradizione, il narcotrafficante che aveva ramificato gli affari del proprio sodalizio in tutto il basso Lazio è stato riportato in Italia ieri con un volo scortato dalla Guardia Civil spagnola. Ad attenderlo allo scalo aeroportuale di Roma c’erano i carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno potuto contare sul supporto del personale di polizia della Polaria per la notifica del provvedimento di carcerazione.

Tra l’altro prima di trasferirlo presso l’istituto di pena di Sulmona, i militari del tenente colonnello Antonio De Lise gli hanno sequestrato il piccolo tesoro, un orologio d’oro marca Rolex del valore di 90.000 euro e un lingotto d’oro dal peso di 20 grammi, conservati tra i suoi effetti personali.


Del Vecchio è finito dietro le sbarre in virtù dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della Dda capitolina perché ritenuto a capo di una feroce associazione finalizzata al traffico di droga che aveva sbaragliato la concorrenza a suon di attentati, nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato agli arresti dell’operazione Risiko nel novembre dello scorso anno, quando lui era irreperibile già da tempo. Alla luce del suo spessore criminale, che gli era valso l’inserimento nella lista dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno, gli inquirenti hanno chiesto l’applicazione del regime di alta sicurezza.


La cattura, ossia l’esecuzione del mandato di arresto europeo,  risale alla fine di agosto ed era stata portata a termine dal reparto speciale della Guardia Civil spagnola che aveva rintracciato il latitante in una clinica dentistica di Barcellona, al culmine di un’indagine curata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, con il coordinamento della Dda di Roma, nell’ambito della Cooperazione giudiziaria con le autorità iberiche, con il supporto di Eurojust e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche attraverso il web patroling, nonché attraverso l’analisi dei circuiti relazionali del ricercato. Esaminati e rigettati dai giudici di Madrid i ricorsi dei difensori spagnoli di Del Vecchio, è stata autorizzata l’estradizione in Italia.

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