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Cronaca

Alunne palpeggiate in classe dal prof, si va dal gup

La Procura di Cassino ha chiesto il giudizio per il docente accusato di violenza sessuale nei confronti di due quindicenni

Il Tribunale di Cassino

Il Tribunale di Cassino

Il sostituto procuratore Andrea Coirvino ha chiesto il rinvio a giudizio per il docente dell’Istituto Tecnico per geometri di Formia, accusato di violenza sessuale nei confronti di due sue alunne, entrambe quindicenni, una residente a Formia, l’altra a Minturno. L’udienza davanti al gup del Tribunale di Cassino è fissata per il prossimo 30 marzo. Il docente, Francesco C. 59 anni di Avellino, è finito sotto inchiesta a seguito delle rivelazioni delle due ragazze ai genitori e dopo un’istruttoria interna della scuola, che ha prodotto un esposto al Commissariato di Formia. Ad una delle alunne ha palpato il sedere mentre era alla lavagna per eseguire un esercizio didattico e lo stesso giorno, mentre la ragazza era vicino alla cattedra le ha accarezzato le gambe e l’inguine. I fatti contestati sono avvenuti a marzo scorso mentre qualche settimana più tardi la scena si è ripetuta in danno di un’altra alunna. Il pm per entrambi gli episodi contesta l’aggravante di aver commesso il fatto all’interno di un istituto d’istruzione e su minorenni.

La prima informativa su quanto stava succedendo in quella classe è di pochi giorni dopo, ossia dell’undici aprile 2025, e conteneva già i verbali di audizione eseguiti il 4 e 7 aprile; un’altra relazione è del 3 aprile, mentre l’esposto della scuola e del 21 marzo, una relazione contenente i dati raccolti dai docenti che a loro volta avevano ricevuto informazioni dagli alunni. Nel corso delle indagini sono state sentite in sede di incidente probatorio, alcune studentesse che hanno confermato quanto accadeva dentro la classe e il fatto che il docente già all’inizio del 2025, al rientro dalle vacanze scolastiche, avrebbe fatto delle affermazioni con espliciti riferimenti a rapporti sessuali rivolgendosi alle ragazze. Al momento sono state individuate quale parti offese le due ragazzine, rappresentate dalle rispettive mamme, che sono anch’esse state ascoltate dagli investigatori per ricostruire come è nata la prima denuncia degli abusi sessuali nella classe. E’ possibile che le famiglie delle due adolescenti si costituiscano parte civile al processo e con loro l’Istituto scolastico che ha avuto un ruolo preponderante nel corso delle indagini.

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