Aurora Livoli, 19 anni: il giallo della ragazza trovata morta in un cortile a Milano

Un breve filmato, pochi secondi nel buio della notte, è stato decisivo per dare un nome alla ragazza trovata morta all’alba di lunedì 29 dicembre nel cortile di un complesso residenziale di via privata Paruta, a Milano. Quelle immagini, diffuse dagli inquirenti su autorizzazione della Procura, hanno permesso ai genitori di riconoscere Aurora Livoli, 19 anni, nata a Roma e residente a Monte San Biagio, in provincia di Latina.

Nel video si vede la giovane camminare lungo il marciapiede: indossa scarpe sportive, pantaloni della tuta e un piumino scuro. I capelli lunghi le scendono sulle spalle. Alle sue spalle c’è un uomo, alto e molto magro. Aurora appare tranquilla, non sembra spaventata né costretta. Un dettaglio che fa ipotizzare agli investigatori che potesse conoscere la persona che la accompagnava.

I due si dirigono verso l’ingresso carraio di un cortile al civico 74, lo stesso luogo dove, poche ore dopo, il corpo della ragazza è stato rinvenuto seminudo, senza documenti. Sul cadavere sono stati riscontrati segni al collo e un ematoma all’occhio sinistro, lesioni ritenute compatibili anche con un possibile strangolamento. Sarà l’autopsia, prevista nelle prossime ore, a chiarire con certezza le cause della morte.

Prima dell’identificazione, le indagini si erano concentrate su dormitori, associazioni che assistono persone indigenti e sull’analisi delle impronte digitali, senza esito. I controlli nell’archivio Afis avevano escluso che la giovane fosse censita o pregiudicata. Nessuna denuncia di scomparsa era stata presentata a Milano.

Aurora si era allontanata da casa lo scorso 4 novembre. L’ultimo contatto con i genitori risale al 26 novembre, quando aveva riferito di stare bene, senza però indicare dove si trovasse.

Ora, con un’identità finalmente certa, gli inquirenti puntano a ricostruire gli ultimi spostamenti della giovane e la sua rete di conoscenze. Il video resta un elemento chiave per individuare l’uomo che l’accompagnava e fare piena luce su un omicidio che ha scosso anche la provincia di Latina.