Eccidio di Roccagorga, domani è il giorno del ricordo
05.01.2017 - 11:28
In un suo libro, Mario Ferrarese la definì la repressione liberale. Il riferimento era ai tragici fatti, accaduti a Roccagorga, il 6 gennaio 1913, quando l'esercito sparò su una folla di cittadini inermi che reclamavano migliori condizioni di vita, lasciando sul terreno diverse vittime. L'episodio rivelò le ragioni più profonde di un disagio sociale, che alimentava lotte e proteste derivanti dalla non equa ripartizione della profonda modernizzazione che aveva coinvolto città e campagne agli inizi del 1900. Due furono, sostanzialmente, i motivi della rivolta popolare: la vessatoria applicazione delle tasse comunali con criteri “discrezionali” delle autorità e, quindi, una pressione fiscale insostenibile da parte della popolazione, quasi tutti contadini, e la situazione igienico - sanitaria scarsa, se non inesistente.
Anche quest'anno, l'amministrazione comunale di Roccagorga commemora l'eccidio del 6 gennaio 1913. In memoria dei Caduti, infatti, domani, alle 12, verrà deposta una corona di alloro presso la Rifolta, luogo in cui è posizionata la lapide che ricorda le vittime. Ormai da più di cent'anni nella giornata dedicata all'Epifania, nel centro collinare lepino si celebra il ricordo di quel terribile fatto, un momento in cui l'intera comunità fu sconvolta. Dopo la Santa Messa, celebrata dal parroco don P. Domanski, il corteo, accompagnato dalla banda Giuseppe Verdi di Roccagorga, guidato dalle autorità militari, civili e religiose partirà alle 12 dal Comune per raggiungere la Rifolta, dove il sindaco Carla Amici deporrà la corona d‘alloro, accompagnata dalle profonde note del silenzio, cui seguirà l'inno del VI Gennaio, composto da L. Orsini e cantato dal soprano Veronica Mancini.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione