L'evento
02.11.2025 - 16:00
Già gli antichi Romani avevano identificato la predestinazione relativa a determinate persone coniando la formula ‘Nomen omen’, ovvero il destino nel nome. Quello a cui non si è potuto sottrarre Flora Canto, il cui versatile talento artistico verrà apprezzato dal pubblico che affollerà l’8 novembre il Teatro Moderno di Latina nel suo spettacolo ‘Me la Canto e me la sogno’, un fuori abbonamento in data unica nella Stagione 2025/26 diretta da Gianluca Cassandra.
“Ho solo questo nome all’anagrafe - ci rivela al telefono l’artista romana - per cui anche volendo non avrei potuto fare altro, sarebbe stato cacofonico. Può sembrare un nome d’arte, in tanti me lo chiedono, ma in realtà è il mio vero nome".
Si è già esibita a Latina?
"No, è la prima volta e confesso di essere molto emozionata perché, ogni volta che si va in una città nuova, si affronta un pubblico diverso. I miei colleghi mi hanno comunque detto che il pubblico di Latina è molto caloroso. Tra l’altro sono un’habitué delle meravigliose spiagge tra Sabaudia e San Felice Circeo, dove mi ritrovo spesso con la mia grande amica Tosca D’Aquino, con la quale ho partecipato a bellissime rassegne di cinema estive, organizzate dal regista Paolo Genovese".
Che cosa si deve aspettare il pubblico in sala l’8 novembre?
"È uno spettacolo nuovo, uno ‘one woman show’, mi auguro che oltre al pubblico accogliente di Latina verranno a vederlo anche spettatori da Roma e dalla provincia, vista la vicinanza. Sul palco sono insieme a un ballerino con le coreografie di Salvatore Russo, ci esibiremo in un bellissimo tango, poi ci saranno due momenti musicali, uno d’intrattenimento puro e l’altro ispirato al musical con la canzone ‘All that jazz’. Lo spettacolo è intriso di comicità e leggerezza, inizio raccontando la mia vita quotidiana come moglie, mamma, donna, poi lo sviluppo avviene in altri contesti con alcuni divertenti siparietti dove parlo di amicizie, fidanzati, bambini. Essendo mamma, mi rapporto anche a quelle che sono le vicissitudini di questo ruolo. Far combaciare il lavoro con la maternità è l’impegno più difficile, perché tutti e due i ruoli richiedono molta attenzione, bisogna essere impeccabili in entrambi i settori. Quando posso, i bambini li portiamo con noi a teatro, poi c’è mio marito Enrico (Brignano ndr), mia madre e una tata, per cui loro sono sempre stracoccolati".
Lo spettacolo è rodato da un anno, quali sono stati i commenti del pubblico?
"Debbo dire che chi viene a vederlo, alla fine ne è entusiasta. Il complimento più importante è quando mi dicono ‘sei più simpatica che bella!’. Ecco, vuol dire che ce l’abbiamo fatta. Questo ‘one woman show’ è molto impegnativo, non ho neanche il tempo di bere. A casa ho un marito che sta sul palco anche tre ore, ma per la gente comune come me già un’ora e quaranta o due al massimo diventano molto onerose. In questo momento sono in giro per l’Italia anche con il musical ‘Cantando sotto la pioggia’, dove interpreto il personaggio di Kathy Selden. Certamente in questa Stagione il teatro non mi manca. Nel musical ho tempo di respirare, ci sono tanti cambi di scena e ognuno è un momento di pausa".
Oltre a quello del titolo, qual è il sogno nel cassetto per Flora Canto?
"Portare questo spettacolo in televisione, sarebbe un bel traguardo".
Lei ha più volte sottolineato: ‘Io sono anche la moglie di Brignano’. Cosa intende?
"Voglio dire che essere la moglie di… è uno status, ma non può essere soltanto quello, è limitante. Ci tengo a specificarlo".
Info e prenotazioni: 346/9773339 – 0773/471928.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione