Il fatto
02.02.2025 - 09:00
Se qualcuno osa ricordare che il Golfo di Gaeta è il buen ritiro di tanti camorristi liberi, latitanti e ai domiciliari, molti se la prendono perché nuoce all’economia. Poi arriva lui, Tony Colombo, acclamatissimo cantante neomelodico arrestato a ottobre 2023 con l’accusa di concorso esterno nell’associazione camorristica dei Di Lauro, e tutto crolla.
La sicurezza e la tranquillità di essere, in fondo, un territorio sereno e piuttosto immune alla camorra vera, «quella che spara».
Da due giorni Tony Colombo ha ottenuto l’attenuazione della misura restrittiva dalla custodia in carcere agli arresti domiciliari ed ha fissato a Gaeta il domicilio per i controlli anti evasione, dove continuare a scontare la misura cautelare. Dieci chilometri, sì e no, di distanza da Minturno, la città dove la moglie, Tina Rispoli ha scelto a sua volta di trascorrere il periodo degli arresti domiciliari sempre con le medesime contestazioni, ossia la vicinanza al clan Di Lauro.
Marito e moglie vennero arrestati il 17 ottobre 2023 insieme con Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro. La Dda contesta loro di essere concorrenti esterni del sodalizio di camorra, partecipazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando.
A voler fare la tara non si tratta di nomi altisonanti, famosi, certo, ma di rango di gran lunga inferiore ai molti altri che negli anni hanno scelto di trascorrere il periodo degli arresti domiciliari tra Gaeta e Formia. Indimenticabile il consigliere regionale della Campania (gruppo Udeur) Nicola Ferraro: passò i suoi arresti domiciliari a Formia. Era rimasto impigliato nelle inchieste sui rifiuti, con la sua società EcoCampania aveva gestito per un periodo anche il servizio igiene urbana a Gaeta; in seguito emerse il collegamento con i casalesi, in specie con la fazione Schiavone-Bidognetti, nel 2023 è arrivata a conclusione la procedura di confisca dei suoi beni, molti dei quali a Gaeta (in via Atratina) e Formia (in via Tommaso Costa). Ma il vero pezzo da 90, capace anche di andarsene in giro mentre era ai domiciliari in via Divisione Julia a Formia, è stato un altro: Carlo Fontana detto «Statuto», considerato dalla Dda di Napoli il «commercialista» di Michele Zagaria per conto del quale gestiva, infatti, i centri scommesse e le sale slot tra Casapesenna, San Marcellino e Trentola Ducenta in provincia di Caserta.
La mattina se ne usciva dall’abitazione di Formia e scendeva al mare con i giornali sotto al braccio; dopo un po’ venne arrestato per evasione e riportato in carcere. Era il 2018. In seguito è tornato in libertà. Nel periodo in cui ha scontato una parte della custodia cautelare, anche Giovanni Lubello, ex marito di Katia Bidognetti ha scelto di scontare i domiciliari in un’abitazione di via Lavanga. Attualmente Lubello è indagato perché ritenuto l’autore materiale dell’agguato a Gustavo Bardellino, avvenuto a febbraio del 2022.
In altri termini: Tony Colombo non è solo, non è il primo e forse non sarà nemmeno l’ultimo.
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