Il fatto
16.04.2024 - 09:01
«Dovete morire, mi dovete dare i soldi. Io vi scanno». Sono queste alcune delle pesanti minacce rivolte da un uomo di 59 anni al padre e alla madre, rispettivamente di 85 e 83 anni. I fatti sono avvenuti lo scorso 12 aprile in un appartamento del capoluogo. Il presunto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia è finito in carcere. La misura restrittiva è stata confermata a seguito dell’interrogatorio di convalida a cui l’uomo ieri mattina è stato sottoposto.
Al termine dell’audizione - difeso dall’avvocato Amleto Coronella - il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giulia Paolini - ha ritenuto quella del carcere la misura cautelare più congrua in base a quello che è emerso nel corso delle indagini e sulla scorta della denuncia presentata dalla madre dell’uomo. L’inchiesta era stata coordinata dal pm Andrea D’Angeli.
In base a quanto è emerso, nel corso dell’attività condotta dagli agenti della Squadra Volante, il 59enne ha lanciato alcune sedie in casa e ha aggredito fisicamente la madre. In un caso ha colpito l’anziana alla pancia con uno scopettone e inoltre ha picchiato il padre allettato. E’ stato l’altro figlio della coppia che era al telefono con la madre e vive fuori Latina, a dare l’allarme al numero di emergenza del 112 e sono arrivati gli agenti della Questura. La situazione tra le mura domestiche era diventata insostenibile, un vero inferno. Ieri mattina l’indagato è comparso davanti al gip e ha offerto la sua versione dei fatti negando le accuse. Come è emerso nel corso degli accertamenti, il 59enne era armato di coltello a serramanico con cui ha minacciato i familiari e il padre chiedendo somme di denaro.
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