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Il caso

Abusi sessuali sul figlio dell’amico

Prima udienza del processo che vede imputata una donna accusata di violenza sessuale. Le avances mentre era sola a casa insieme ad un minore

Abusi sessuali sul figlio dell’amico

Prima udienza ieri mattina in Tribunale nei confronti di una donna di 32 anni originaria della provincia di Viterbo, accusata di violenza sessuale su un minore che all’epoca dei fatti aveva 9 anni. Il dibattimento - davanti al Primo Collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana e davanti al pm Marco Giancristofaro - è stato rinviato al prossimo 6 giugno al Terzo Collegio.


I fatti contestati erano avvenuti a Latina e sul banco degli imputati è finita una insospettabile, si tratta di una amica del padre del minore. Secondo l’accusa la donna avrebbe fatto delle avances molto insistenti e dei palpeggiamenti quando era da sola in casa con il bambino e ha cercato di compiere atti sessuali completi. Sono due gli episodi contestati emersi a distanza di alcuni mesi dai fatti quando il ragazzino non riusciva più a tenersi dentro questo segreto. In un caso il padre del bambino era uscito per andare a fare la spesa e la donna ha approfittato del minore.


In una altra circostanza invece gli abusi sarebbero avvenuti quando l’uomo era andato a portare a spasso il cane e il figlio era rimasto solo in casa con l’imputata. Gli episodi risalgono tra il 2018 e il 2019. Dagli accertamenti - portati a termine con grande delicatezza dagli agenti della Squadra Mobile - è emerso che il bambino non aveva mai detto niente fino a quando un giorno mentre era a scuola si è sentito male. Ha mandato un messaggio al cellulare della madre dicendole che le voleva parlare perchè non si sentiva bene.

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