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Il caso

Badante killer, un’altra vittima cremata

Diventa impossibile svolgere accertamenti anche sul corpo di un’anziana che Eutizia ha assistito

I prelievi d’oro del badante killer

Anche la seconda donna anziana assistita da Mario Eutizia durante la sua permanenza a Latina e che l’ex badante ha riferito di aver ucciso utilizzando un mix di farmaci perchè soffriva troppo è stata cremata. Questo rende impossibile svolgere ulteriori accertamenti come la riesumazione della salma.


I fatti a quanto pare non risalgono al 2014 - come riportato nelle dichiarazioni rilasciate dall’ex badante al pubblico ministero Annalisa Imparato della Procura di Santa Maria Capua Vetere - ma alla fine del 2017. E’ un risvolto che emerge ricostruendo i rapporti di lavoro dell’uomo nel capoluogo pontino iniziati sempre tramite il passaparola. Eutizia sembrava una persona fidata e aveva trovato un’occupazione sicura. Aveva assistito per due mesi un 91enne, padre di un vigile del fuoco, fino all’agosto del 2017. L’uomo era morto ed era stato cremato.


Anche la donna accudita dal badante, deceduta al Santa Maria Goretti di Latina, (aveva un blocco renale e aveva avuto un ictus), era stata cremata. «Soffriva molto, lei non immagina», aveva detto il 48enne nel corso di un lungo interrogatorio

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