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Il caso

Badante killer, una salma sarà riesumata

La Procura ha affidato l’incarico al medico legale per gli accertamenti sul corpo di un anziano di Salerno

I prelievi d’oro del badante killer

Una salma sarà riesumata. Il pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare dell’inchiesta che ha portato in carcere l’ex badante Mario Eutizia, ha affidato l’incarico al medico legale Gianluca Marella di svolgere un serie di accertamenti sul corpo di un anziano della provincia di Salerno. E’ stato ucciso - secondo quanto dichiarato dall’ex badante - con un mix di farmaci. «Non volevo farli soffrire più. E’ per questo che l’ho fatto», aveva dichiarato ai Carabinieri. L’indagato è difeso dagli avvocati Antonio Daniele e Gennaro Romano che hanno nominato un consulente di parte, il medico legale Pasquale Monetti. Non è escluso che la difesa possa anche nominare un consulente per gli esami tossicologici.


E’ l’unico anziano dei quattro che non è stato cremato. I due di Latina, un uomo e una donna, assistiti da Eutizia nel 2017, sono stati cremati e proprio per questo è impossibile riesumare le salme e svolgere accertamenti decisivi per raccogliere riscontri concreti alle dichiarazioni auto accusatorie di Eutizia.
Le indagini erano scattate a seguito di una lunghissima confessione del badante che aveva parlato per oltre cinque ore davanti al pm di Santa Maria Capua Vetere Annalisa Imparato.


Aveva spiegato che anche alla sua assistita di Latina le ha somministrato un sovradosaggio di medicine per non farla soffrire. L’anziana era deceduta al Santa Maria Goretti di Latina. «Quanto soffriva quella donna lei non immagina», aveva ripetuto al pm.
Da Santa Maria Capua Vetere il fascicolo per competenza territoriale era finito a Latina e sono in corso accertamenti.

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