Il fatto
16.09.2024 - 07:30
L'abitazione dove viveva Satnam e dove è stato scaricato dal datore di lavoro
«Ciao Satnam. In tuo nome continuiamo a lottare». La Flai Cgil di Roma e del Lazio saluta il bracciante agricolo indiano morto lo scorso 19 giugno a seguito di un gravissimo incidente sul lavoro. Satnam era in Italia senza permesso di soggiorno. Non aveva un contratto e lavorava in nero per cinque euro all’ora.
La salma torna in India. «Finalmente torna a casa, dove nel rispetto dei suoi precetti e della sua tradizione, verrà preparato al saluto della vita terrena. Un funerale in patria tanto atteso dai familiari, a cui - continua la Flai Cgil - continueremo a stringerci attorno e dare il nostro sostegno, e che confidiamo possa donare un po’ di pace alla famiglia in particolare ai genitori. Una pace che a Satnam è stata sottratta nel nostro paese. In suo nome e nel nome di tutti i lavoratori sfruttati, continueremo a lottare per la giustizia contro un modello economico che considera le persone meno importanti dei profitti». In un primo momento in Italia dovevano arrivare i genitori di Satnam ma alla fine è saltato tutto.
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