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Il caso

Miasmi, scattano le indagini

Nelle scorse ore sono Polizia Locale e Forestale hanno controllato scarichi e punti di raccolta delle acque nella zona di Cerciabella

Miasmi, scattano le indagini

L’appello lanciato nelle scorse giornate dal sindaco Valentino Mantini - che si è fatto portavoce del disagio dei cittadini - sembra aver smosso qualcosa. Nelle ultime ore infatti, polizia locale, carabinieri forestali e tecnici di Arpa Lazio hanno avviato un’operazione di controllo nella zona di Cerciabella, colpita da anni da odori molesti. I controlli si sono concentrati sul fosso compreso tra via Marconi e via Cerciabella e sull’area limitrofa al depuratore. Durante le operazioni sarebbero stati prelevati anche dei campioni d’acqua, necessari per individuare l’origine precisa dei cattivi odori che, ormai da tempo, condizionano la vita dei residenti. I miasmi si presentano con intensità variabile durante, ma sono particolarmente fastidiosi nelle ore serali e notturne, creando non solo disagio ma anche preoccupazione per la salute e la qualità dell’aria. Il problema non è nuovo: già la scorsa estate la polizia locale aveva effettuato verifiche su uno scarico sospetto proveniente dal collettore di via Marconi, che si immette nel fosso. E dopo quei controlli la situazione sembrava essere tornata alla normalità ma negli ultimi mesi i miasmi sono tonati come un tempo. La situazione sta esasperando i cittadini, spingendo il sindaco Valentino Mantini a intervenire direttamente, inviando una nota ufficiale alla ASL e ad ARPA Lazio per sollecitare un monitoraggio strutturato della qualità dell’aria e delle acque della zona: «Non possiamo permettere che questa condizione di degrado continui a mettere a rischio il benessere della nostra comunità», aveva dichiarato qualche giorno fa Mantini nella sua richiesta. «È necessario intervenire al più presto per prevenire non solo un peggioramento della situazione igienico-sanitaria, ma anche ulteriori danni alla vivibilità del territorio». I residenti aspettano con ansia i risultati delle analisi. La speranza è che questa nuovi accertamenti possono porti finalmente risposte concrete, mettendo fine a una situazione che per troppo tempo ha minato la qualità della vita nella zona.

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