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Il nodo

L’ente d’ambito: «I progetti Pnrr per le reti idriche saranno completati»

La relazione tecnica presentata ai sindaci dell’Ato 4 mostra come anche con l’aumento contenuto delle bollette sarà possibile effettuare gli interventi

Provincia, Della Penna assegna le deleghe ai consiglieri

«Una grande prova di lungimiranza da parte dei sindaci». Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli commenta così il voto positivo arrivato dalla conferenza dell’ente d’ambito sul piano tariffario per il servizio idrico. I sindaci hanno infatti respinto la proposta di Acqualatina, che prevedeva un aumento del 6% (più basso del precedente legato sempre al piano degli investimenti, che partiva da un più 9,5% annuo). I sindaci, a larga maggioranza, hanno deciso di adottare l’aumento “di base” previsto dalla delibera dell’Arera, l’autorità che regola il mercato nei servizi pubblici. Dunque più 3,5% su base annua.

Sono stati 25 i voti favorevoli su 32. Hanno espresso voto contrario i cinque Comuni di Maenza, Norma, Ponza, Sperlonga e Ventotene, mentre si sono astenuti i due Comuni di Latina e Terracina. «Ringrazio la Conferenza dei Sindaci - dichiara il Presidente di Egato Gerardo Stefanelli - Con questo voto recepiamo le disposizioni obbligatorie dell’Autorità di regolazione e mettiamo al primo posto la tenuta economica degli utenti. Si è trattato di un lavoro lungo, durato sei mesi. Dal primo momento abbiamo sottolineato come l’aumento proposto dal gestore fosse insostenibile per le famiglie e, soprattutto, immotivato, visto che il futuro sia di Acqualatina che degli investimenti infrastrutturali viene salvaguardato comunque».
«E’ un segnale significativo - continua Stefanelli - con il quale l’Egato si è dimostrato compatto e ha confermato l’importanza del proprio ruolo. Tutti i Sindaci hanno dato prova di lungimiranza, anche Latina e Terracina che pur non essendo allineati al 100% con la nostra posizione hanno comunque deciso di astenersi e non esprimere voto contrario. Ora si apre una nuova fase».

Secondo lo studio e i dati presentati da Egato in Conferenza dei Sindaci, infatti, anche l’aumento contenuto delle tariffe sul periodo 2024-2029 «consente al gestore di proseguire nell’attività di investimento prevista dal Programma degli Interventi e la realizzazione di ulteriori nuovi investimenti finanziati a valere su fondi PNRR e Regione Lazio, finalizzati nel complesso al raggiungimento degli obiettivi di qualità tecnica». Nello studio si legge anche che «il nuovo metodo tariffario recepisce per la prima volta in tariffa a partire dal 2024 gli effetti della crisi economica internazionale vissuta a partire dal 2022 e caratterizzata da un significativo aumento dei costi di energia elettrica, delle materie prime e dei tassi di interesse. Il nuovo metodo tariffario consente al gestore di recuperare i maggiori costi sostenuti in anticipo nel biennio 2022-2023; adegua i costi operativi del servizio all’inflazione rilevata nell'ultimo biennio; adegua i parametri finanziari in coerenza con il generale rialzo dei tassi di interesse al fine di dare copertura ai costi sostenuti per la realizzazione degli investimenti».
«Il nostro lavoro ovviamente non si conclude qui - sottolinea Stefanelli - A stretto giro ritengo opportuno riunire nuovamente la Conferenza dei Sindaci perché il CDA di Acqualatina non si è dimostrato all’altezza del momento storico dell’azienda e del nostro territorio. È evidente di come anche i rapporti tra Egato e gestore si siano incrinati con l’arrivo di Italgas. Abbiamo tutti un obiettivo comune: innovare il sistema idrico integrato e migliorare la qualità del servizio. Possiamo ottenerlo se i Sindaci diventano davvero protagonisti negli interessi dei loro cittadini».

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