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Il fatto

Possessivo e geloso, in Tribunale l'incubo di una donna vittima di stalking

La ragazza lo aveva lasciato e lui non si rassegnava: telefonate e messaggi a ogni ora del giorno e della notte

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«Era geloso e possessivo e non potevo uscire. Ho avuto paura». E’ un pezzo della testimonianza di una ragazza di 29 anni residente a Latina, vittima di stalking e che aveva denunciato il suo ex, un libero professionista di 31 anni, residente anche lui nel capoluogo, sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa. Nei giorni scorsi si è svolto il processo in Tribunale davanti al giudice monocratico Beatrice Bernabei dove la ragazza si è costituita parte civile: è assistita dall’avvocato Maddalena Di Girolamo. La vittima degli atti persecutori ha ricostruito i fatti a partire da come ha conosciuto l’imputato, confermando quanto riportato in sede di denuncia. Le condotte contestate risalgono all’estate del 2023.

Lei aveva deciso di lasciarlo perchè era geloso e possessivo. Non voleva che uscisse e quando ha voluto interrompere la relazione sentimentale lui non si rassegnava. Ha spiegato che quando il rapporto è terminato, il suo ex ha iniziato a mandarle dei messaggi e a chiamarla ogni ora del giorno e della notte, utilizzando - a quanto pare - anche la posta elettronica. Non solo: in sede di denuncia la vittima ha riferito di essere stata pedinata.

L’imputato, un 31enne di Latina, è difeso dagli avvocati Stefano Mancini e Paolo Zeppieri, la psicologa Alessia Micoli consulente della difesa ha valutato un serie di circostanze relative al comportamento dell’imputato. In aula la parte offesa è stata sottoposta anche alle domande oltre che dell’accusa anche del collegio difensivo. In base a quanto è emerso il 31enne era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex fidanzata ed era stato arrestato nel quartiere conosciuto a Latina come zona pub. In quella circostanza aveva trasgredito le prescrizioni imposte dal giudice presentandosi nello stesso locale dove si trovava la ragazza. I fatti nel marzo del 2024: aveva il braccialetto elettronico ed era stato tra i primi casi a Latina.

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