Bomba carta all'alba, un attentato esplosivo

Un boato molto forte ha scosso mezza Latina all’alba di ieri. Si trattava di una bomba carta, un ordigno di fattura artigianale in grado però di sprigionare una deflagrazione importante, piazzato intenzionalmente sulla recinzione di una casa nella periferia del capoluogo, in via Torre Vittoria, traversa senza uscita di via Torrenuova, nella zona tra Santa Fecitola e Piccarello.

Gli investigatori della Polizia che si stanno occupando del caso non sembrano nutrire dubbi sul fatto che possa essersi trattato di un attentato, un gesto dal chiaro scopo intimidatorio rivolto presumibilmente a qualcuno tra gli inquilini dell’abitazione. L’ordigno ha provocato danni contenuti, ma con ogni probabilità l’intento di chi ha pianificato un’azione tanto eclatante non era distruggere un manufatto o ferire qualcuno, quanto piuttosto recapitare un messaggio inequivocabile per chi sa di essere il destinatario della ritorsione, un rebus che i poliziotti stanno cercando di decifrare. A suggerirlo sono le modalità scelte.

L’esplosione si è verificata una decina di minuti prima delle ore 6, ovvero quando il silenzio della città, che iniziava a svegliarsi, ha permesso al boato di propagarsi per una distanza importante: è stato avvertito persino nel centro di Latina. L’orario scelto e il luogo non lasciano dubbi sulla natura intenzionale del gesto. Prima di tutto perché l’autore si è mosso quando sapeva di non trovare testimoni scomodi, forse evitando di proposito di presentarsi a notte fonda per non destare l’attenzione di chi poteva scambiarlo per un ladro.

Al tempo stesso la collocazione del bersaglio a metà strada di una traversa senza uscita, anziché lungo una via di scorrimento, non lascia dubbi sul fatto che l’attentatore si sia recato appositamente in quel luogo e il suo non possa essere considerato un gesto accidentale.