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Il caso

Pronto soccorso pieno, dieci ambulanze in fila

Ieri mattina raggiunta quota 125 pazienti in reparto. Posti letto esauriti anche nel resto dell’ospedale “Goretti”

Pronto soccorso pieno, dieci ambulanze in fila

È stata una giornata da incubo, quella di ieri, per l’emergenza sanitaria tra il capoluogo e dintorni. Il pronto soccorso ha vissuto un giorno di collasso, al culmine di un periodo di elevato afflusso che ha saturato i posti letto e bloccato la capacità, degli altri reparti dell’ospedale Santa Maria Goretti, di assecondare le necessità di ricovero.

Nel corso della mattinata si è vissuto il momento peggiore, quando si sono contate una decina di ambulanze bloccate all’esterno del triage, perché nel pronto soccorso non c’erano posti disponibili per trasferire i pazienti dalle barelle con le quali erano stati portati.

Una situazione che ha provocato il rischio di mandare letteralmente in tilt la macchina dei soccorsi sul territorio, una paralisi scongiurata con l’impiego di un’ambulanza per una sorta di spola tra i possibili luoghi di intervento e l’ospedale, mentre gli altri mezzi erano fermi.
L’apice dell’emergenza si è vissuto intorno all’ora di pranzo quando il triage del Santa Maria Goretti ha toccato quota 125 pazienti in trattamento, con una ventina in attesa di essere visitati. Tra questi c’erano pochi codici rossi, ma tutti comunque necessitavano di un periodo di osservazione per la valutazione delle diverse patologie. All’origine c’è l’atavica carenza di posti letto di tutti i reparti, che di fatto rallenta, se non persino blocca, il trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso, che di fatto si intasa. Una condizione aggravata dalla carenza di strutture periferiche sul territorio.

A questo si aggiungono poi gli accessi impropri, ancora piuttosto elevati, di quei pazienti con patologie che non dovrebbero necessitare dell’accesso al pronto soccorso. Una realtà che si riflette anche sul personale sanitario, costretto a gestire un afflusso sempre elevato di utenti, dovendo contenere anche il malcontento dei cittadini, in molti casi sistemati anche lungo i corridoi.

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