Il fatto
10.06.2025 - 17:43
E' scattata la misura dell'avviso orale per il giovane di 15 anni ritenuto responsabile della rapina al locale Amor di Patata, nel cuore di Latina, dello scorso 3 giugno. Il giovane poco prima delle 22, approfittando della zona ormai quasi deserta, si era avvicinato al bancone e, con tono minaccioso, aveva intimato al dipendente di allontanarsi, lasciando intendere di essere armato. La minaccia, sebbene la pistola non sia mai stata mostrata, è risultata credibile e ha costretto l’addetto a rifugiarsi nel retro, lasciando campo libero al rapinatore che ha così potuto impossessarsi del registratore di cassa con l’incasso della serata, circa 300 euro.
Immediata la chiamata al 112 e l’intervento della Squadra Volante della Questura di Latina, che ha raccolto la testimonianza della vittima e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza. Le indagini hanno permesso di identificare il responsabile: un 15enne appartenente a una famiglia già nota alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari. Il giovane, secondo gli investigatori, avrebbe agito con particolare sfrontatezza, probabilmente per dimostrare la propria “audacia” anche di fronte a figure criminali più adulte.
Per il minorenne è scattata la denuncia alla Procura dei Minori di Roma per il reato di rapina. Ma la risposta della Polizia di Stato non si è fermata qui: il Questore di Latina, valutando la pericolosità sociale del ragazzo, ha applicato la misura dell’“avviso orale”, uno strumento di prevenzione recentemente esteso anche ai minori di 14 anni dal cosiddetto “decreto Caivano” (DL n. 123/2023).
Il provvedimento consiste in un formale avvertimento a cambiare condotta e rispettare la legge, con l’avvertenza che, in caso di recidiva, potranno essere adottate misure di prevenzione più gravi.
L’avviso orale rappresenta così un segnale forte, rivolto non solo ai giovani responsabili di reati, ma anche alle loro famiglie, sottolineando la crescente attenzione delle istituzioni verso il contrasto alla criminalità minorile e la prevenzione della violenza giovanile
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