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Virus West Nile, cosa fare per difendersi?

Dopo il primo decesso nel Lazio, sei casi accertati nella provincia di Latina. Ecco tutte le precauzioni da adottare contro il virus trasmesso dalle zanzare.

Virus West Nile, cosa fare per difendersi?

Il virus West Nile ha fatto la sua prima vittima nel Lazio. Si tratta di una donna di 82 anni residente a Nerola, in provincia di Roma, deceduta all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi dopo essere stata ricoverata il 14 luglio con febbre alta e stato confusionale, sintomi compatibili con la forma neuro-invasiva dell’infezione. È la prima morte registrata nella nostra regione, mentre il numero dei casi confermati sale a sei, tutti concentrati nella provincia di Latina.

Due pazienti, ricoverati all’ospedale Goretti di Latina, sono in condizioni critiche a causa di patologie pregresse. Gli altri quattro contagiati mostrano invece un progressivo miglioramento. La Asl di Latina, in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, ha intensificato le attività di sorveglianza e prevenzione, sottolineando che al momento non esistono condizioni di allarme generale, ma che è fondamentale mantenere alta l’attenzione sanitaria.

Un virus già noto, ma ora anche nel Lazio

Il West Nile non è una novità in Italia: è presente da anni, soprattutto nel Nord, ma i due casi confermati la scorsa settimana sono i primi autoctoni mai registrati nel Lazio. La malattia viene trasmessa dalla zanzara comune (Culex pipiens), che prolifera in ambienti umidi e stagnanti e punge prevalentemente tra il tramonto e l’alba. La trasmissione avviene esclusivamente attraverso la puntura dell’insetto infetto: non esiste contagio diretto da persona a persona.

Nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica. Solo il 20% delle persone sviluppa sintomi lievi come febbre, mal di testa e spossatezza. In meno dell’1% dei casi può comparire una forma neurologica grave, con meningiti, encefaliti e paralisi, spesso letali nei soggetti anziani o fragili.

Le misure da adottare

La Regione Lazio ha diffuso una serie di raccomandazioni ai Comuni e alla popolazione per contrastare la diffusione del virus:

  • Disinfestazioni mirate nel raggio di 200 metri dai luoghi a rischio.

  • Monitoraggio clinico negli allevamenti equini, animali considerati sentinella per la diffusione del virus.

  • Mappatura e trattamento larvicida dei corpi idrici fino a due chilometri oltre i centri abitati.

  • Informazione capillare ai cittadini sui comportamenti da tenere per proteggersi.

Ai medici, soprattutto quelli operanti nella provincia di Latina, è stato chiesto di prestare attenzione a eventuali sintomi neurologici e di considerare l’infezione da West Nile nella diagnosi differenziale di meningiti ed encefaliti.

I consigli utili per proteggersi

Per difendersi dalla puntura delle zanzare infette e ridurre il rischio di contagio, ognuno può adottare semplici ma efficaci misure preventive:

  • Usare repellenti per insetti su pelle e abiti.

  • Indossare vestiti chiari e coprenti, in particolare nelle ore serali e notturne.

  • Evitare l’esposizione all’aperto all’alba e al tramonto.

  • Eliminare ogni ristagno d’acqua: sottovasi, bidoni, tombini scoperti, grondaie o contenitori inutilizzati possono diventare focolai larvali.

Vigilanza e informazione

La Regione invita infine a non abbassare la guardia, pur in assenza di focolai generalizzati. La collaborazione tra autorità sanitarie, amministrazioni locali e cittadini è essenziale per contenere la diffusione del virus, proteggere le persone più vulnerabili e impedire che il West Nile si trasformi in un’emergenza estiva per il territorio pontino.

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