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02.08.2025 - 08:00
La droga nascosta in mare, in un contenitore impermeabile, è l’ultima frontiera di una battaglia per l’approvvigionamento della piazza di spaccio dell’isola, vista l’intensificazione dei controlli al porto e anche negli approdi privati. A scovare il nascondiglio è stata la Guardia di Finanza di Formia nel corso di una delle operazioni di monitoraggio a Ponza e nelle acque circostanti, dove si trovava appunto un chilo di cocaina già confezionata in quindici panetti, custodita all’interno di una busta impermeabile, immersa in un'area laterale della zona ormeggi e accuratamente zavorrata con chiavi da meccanico e un martello, con ogni probabilità al fine favorirne il parziale inabissamento per poi provvedere al successivo recupero.
Secondo gli investigatori, il metodo sarebbe stato adottato per eludere i controlli sempre più serrati effettuati con il supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza. Solo nel fine settimana precedente, i controlli avevano già portato alla segnalazione di sette persone e al deferimento di un soggetto alla Procura di Cassino. La cocaina sequestrata, che avrebbe potuto fruttare tra i 400.000 e i 500.000 euro, è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’ipotesi prevalente è che si tratti di un carico abbandonato da un corriere in attesa di recupero. L’operazione si inserisce nel piano di controllo straordinario in atto da giugno sull’isola di Ponza, messo a punto nel corso di due vertici — uno convocato dal prefetto Ciaramella e l’altro dal procuratore Fucci — nei quali è emersa con forza l’emergenza droga legata alla stagione estiva.
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