Il caso
05.08.2025 - 09:00
Il Tribunale del Riesame ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere per Ivanhoe Schiavone, arrestato dieci giorni fa su richiesta della dda di Napoli insieme a Pasquale Corvino con l’accusa di autoriciclaggio ed estorsione in relazione alla compravendita di un terreno.
Questa mattina lo stesso Tribunale del Riesame valuterà l’istanza di scarcerazione della difesa di Pasquale Corvino, l’imprenditore di Formia cui vengono contestati gli stessi reati. I due sono considerate le pedine cardine della estorsione sui 13 ettari di terreno situati in località Selvalonga, a Grazzanise.
Si tratta di due appezzamenti, a pochi passi dall’aeroporto militare, nell’area dove potrebbe nascere l’atteso e richiesto hub commerciale, del valore di mezzo milione di euro, sequestrati, tre settimane fa, dal Tribunale di Napoli. Giovedì prossimo, sempre il Riesame, su istanza dell’avvocato Giuseppe Stellato, rappresentante degli attuali proprietari di quelle aree valuterà se confermare o meno i sigilli, la misura reale collegata agli arresti.
Il terreno, secondo il capo di imputazione fu acquistato da Francesco Schiavone detto Sandokan, uno dei capi più famosi e feroci del clan dei casalesi, ma la titolarità formale dell’area fu lasciata agli originari proprietari al fine di evitare la confisca, che in seguito ha colpito larga parte del patrimonio di Schiavone. I seguito Ivanhoe per recuperare denaro necessario a mantenere i detenuti del clan e a pagare le spese legali cercò di costringere il proprietario formale del terreno a persone di suo gradimento per avere poi i soldi pari al valore, circa mezzo milione di euro.
Operazione che sembrava riuscita fino all’arresto delle scorse settimane. In base alla ricostruzione della dda di Napoli Sandokan da tempo tentava di recuperare tutti i terreni comprati all’apice della sua carriera criminale dai vari prestanome del comprensorio dell’agro aversano, al punto che ne parla più volte con la (ora ex) miglie durante i colloqui in carcere dove si trova ancora in regime di restrizione speciale.
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